Stiamo per giungere al termine del nostro tour negli Stati Uniti e tra le ultime mete dell’itinerario non potevano mancare loro, i Finger Lakes. I cosiddetti “laghi dita” sono un gruppo di undici bacini naturali di origine glaciale situati a nord dello stato di New York. Si chiamano così perché ricordarono ai primi cartografi le dita di una mano. Oggi sono una meta turistica gettonatissima sia in estate che in inverno, oltre ad essere una regione vitivinicola di discreto successo.

Di laghi noi ne abbiamo visitati 3: Seneca, Cayuga e Keuka. Tutti e tre densi di decine e decine di aziende, una dietro l’altra, sia sulla riva orientale che occidentale. Un’esperienza per noi davvero sorprendente dal punto di vista paesaggistico, enoturistico ma anche vitienologico.

Un modello di riferimento per le denominazioni poco conosciute

Quello dei Finger Lakes è un territorio che oggi sta riuscendo a riscattarsi con un’importante crescita nonostante le prime cantine della zona siano nate negli anni ’60. Questo perché il territorio sta puntando sull’enoturismo, e non sul prodotto. Un’ottima testimonianza per le zone vitivinicole italiane che oggi non sono sotto la luce dei riflettori, ma che potrebbero invece aumentare la propria visibilità, riconoscibilità e reputazione proprio attraverso l’accoglienza.

Quante delle denominazioni italiane sono vicine a bacini turistici? Quante città dell’arte hanno nei loro pressi zone enologiche che non hanno visibilità, ma che potrebbero essere riscoperte con l’enoturismo?

Ecco, i Finger Lakes sono un bellissimo esempio per il nostro Paese per far comprendere come attraverso la capacità di fare network si possa generare la crescita di notorietà, di mercato e quindi di sostenibilità economica. Un network che qui è stato creato anche grazie a numerose strade del vino molto attive, oltre che a partnership con la ristorazione, talvolta interna talvolta esterna all’azienda, che portano migliaia di turisti. A transitare nei Finger Lakes non sono solo i turisti che arrivano da New York, ma anche tutte quelle persone che scelgono di passare qualche giornata nei laghi ad approfittare di questo territorio veramente ricco.

Vini e clima

Per quanto riguarda il vino ricordiamo sicuramente il Riesling, del quale i Finger Lakes possono definirsi la culla. La denominazione qui ha trovato un habitat ideale che si può confrontare in alcuni casi anche con altre regioni vitivinicole mondiali.

In generale sui bianchi troviamo caratteristiche più interessanti, come nello stesso Chardonnay. Emergono poi anche gli ibridi americani che riescono ad adattarsi meglio a questi climi sicuramente non sono facili a causa del rischio costante di gelate, ma anche estati calde e secche.

L’accoglienza nei Finger Lakes

Siamo certi che la regione dei Finger Lakes potrà in futuro competere con la Napa Valley californiana. Ma quali sono i prezzi qui?

Le degustazioni e le esperienze hanno decisamente costi inferiori rispetto alla California. Parliamo di circa 10/15 dollari per un tasting flight (piccoli assaggi di vino), e di 8/12 dollari per calice. Le bottiglie partono dai 15 dollari che vanno a salire in base ad annate e metodi produttivi.

Qui la degustazione entry level è spesso il primo approccio per i nuovi ospiti. Sono tante le cantine che offrono anche cibo con proposte semplici ma che aumentano sicuramente le opportunità degli ospiti di poter degustare vini con un’abbinata piacevole in contesti straordinari.

Il paesaggio è certamente il punto di forza dell’enoturismo statunitense e i Finger Lakes ne sono un esempio. Ciò testimonia quanto sia importante per l’Italia preservare il proprio paesaggio viticolo e rurale. In questo sicuramente abbiamo fatto degli errori in passato, ma tutti quei territori che possono ancora godere di un “environnement” (così lo chiamano qui) naturale hanno sicuramente un vantaggio.

Wine shop e vendita di vino

L’incentivo alla vendita di vino, come in tutte le altre località statunitensi, è sempre molto presente. Tant’è che in tutte le aziende che abbiamo visitato, circa 35, con l’acquisto qualche bottiglia di vino ti viene scontato, o addirittura azzerato, l’investimento fatto nel tasting iniziale.
L’arte della vendita qui c’è e dovrebbe essere un ottimo spunto da portarci a casa.