Il Giappone si sta lentamente aprendo al mondo esterno. Nonostante il Paese nipponico viva una situazione socioeconomica un po� instabile, mode e stili di vita occidentali sono sempre pi� promossi nei locali e nei ristoranti, lasciando intravedere un potenziale di crescita dei consumi di vino. Grazie all�evoluzione in un mercato sempre pi� cosmopolita e rivolto alle nuove tecnologie digitali e social, i consumatori giapponesi, soprattutto le nuove generazioni, stanno bevendo sempre pi� regolarmente vino.
L�ingresso di Bacco nelle abitudini alimentari dei giapponesi � relativamente recente, considerando che nel 1972 venivano consumati appena 11 milioni di litri di vini (compresi quelli “di frutta diversa dall�uva”), oggi siamo a livelli pi� elevati di allora, anche se il consumo pro capite rimane ancora relativamente basso intorno ai 2,3 litri per i vini fermi e 0,3 per spumanti e champagne (dati Euromonitor 2014).
Paese fertile e interessante per cultura e tradizioni centenarie, il Giappone appare ancora un campo incolto. Le potenzialit� sono buone, lo raccontano diversi indicatori economici e trend di consumo: la grande distribuzione aumenta la gamma d�offerta e il numero delle bottiglie sugli scaffali e la ristorazione e i wine bar promuovono la conoscenza del vino e si fanno promotori di mode e stili di consumo occidentali.
Ma chi sono i consumatori giapponesi? I giapponesi sono grandi bevitori di birra, poich� il 31,4% della quantit� consumata complessiva di alcolici � deputato alla birra. Negli ultimi anni si � registrato uno spostamento progressivo dei gusti dei consumatori verso i cocktail gassati in lattina e il vino, a scapito della birra, del sak� e, recentemente, dello shochu (distillato di orzo, parate o riso), il cui boom sembra essersi ridimensionato a favore dello highball (cocktail rinfrescanti).� aumentato il consumo del vino fra le mura domestiche, e si � anche verificato un progressivo orientamento dei consumatori verso i vini di fascia medio-alta.
L�identikit del consumatore giapponese modello: si contraddistingue per una certa passione per la cucina italiana o mediterranea in generale e per grande interesse nelle nuove tendenze e nei viaggi all�estero. Un altro tratto distintivo � l�attenzione salutistica e la tendenza a fare acquisti piuttosto frequenti di prodotti alimentari nei grandi magazzini. Questi consumatori si trovano pi� di frequente nelle metropoli e nei centri urbani circostanti dove si registra un consumo pi� maturo e pronunciato.
Dunque le potenzialit� ci sono, il mercato regge nonostante la traballante situazione socioeconomica, ma � necessaria probabilmente una massiccia operazione di educazione al consumatore, perch� a quanto pare il pi� grande ostacolo per ora rimane quello culturale. E come sempre � una questione di cultura, perch� il vino � sempre di pi� un prodotto che si fa portatore di valori ed abitudini.
Fonte: Wellcomonline,com