Il report “European Wine Exports Overview, January – April 2023” pubblicato da OENsights in collaborazione con Eurostat rivela le evoluzione dell’export di vino tra alcuni Paesi produttori UE (Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo, Spagna) e alcuni tra i principali mercati internazionali di destinazione (Canada, Cina, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito). Nel primo quadrimestre del 2023, il valore totale delle esportazioni di vino è leggermente diminuito, ma il quadro è più complesso quando si analizzano le tendenze specifiche per ogni Paese e destinazione.

Tendenze globali e andamento delle esportazioni

Complessivamente, il valore totale delle esportazioni di vino è sceso del 1% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 3,123 miliardi di euro. Ciò potrebbe essere attribuito alle sfide della supply chain e all’inflazione, che hanno ridotto il volume delle spedizioni e contribuito ad aumentare i prezzi del vino. Nel complesso, il volume delle esportazioni è diminuito nettamente del 11% a 491.382 tonnellate.

Le performance dei principali Paesi esportatori

La Francia continua a detenere la posizione di primo Paese esportatore in valore verso tutte le principali destinazioni, seguita da Italia e Spagna. È interessante notare che la Francia ha un vantaggio significativo rispetto all’Italia sui mercati asiatici come la Cina e il Giappone, dove le sue esportazioni sono quattro volte superiori.

Ungheria e Grecia hanno mostrato una crescita notevole in Canada, Giappone e Regno Unito. Le esportazioni di vino ungherese sono aumentate del 54% in Giappone e del 23% nel Regno Unito in termini di valore, mentre quelle della Grecia sono cresciute del 10% in Canada e del 7% nel Regno Unito.

D’altra parte, la Germania ha registrato un calo delle esportazioni in valore in tutte e cinque le destinazioni chiave. Questo calo potrebbe essere dovuto a un aumento delle spedizioni di vino sfuso, che ha influito negativamente sul valore complessivo delle esportazioni. Inoltre, la Cina, che in passato era un mercato importante per la Germania, ha subito un calo generale.

Il ruolo dell’Italia sul mercato internazionale

L’Italia nei primi 4 mesi del 2023 ha mostrato una flessione costante delle esportazioni in valore verso tutti i mercati ad eccezione degli USA (+4%). Cali considerevoli sono stati registrati in Canada (-24%) e Cina (-23%).

Per quanto riguarda i volumi, nonostante sui mercati anglosassoni (Canada, Regno Unito e Stati Uniti) superino quelli francesi ed in USA siano quasi il doppio, l’export di vino italiano subisce un decremento generalizzato, in particolare in Cina (-37%), Canada (-27%) e Giappone (-20%).

Questi numeri fanno emergere nuovamente l’importanza di valorizzare il vino italiano sui mercati export e la distanza siderale che ci separa dai francesi e dalla loro capacità di posizionamento sui mercati internazionali.

Le sfide per la Germania

Tonfo per la Germania che presenta dati in declino sia in termini di valore che di volume in tutte e cinque le destinazioni chiave (in valore -31% in Canada, -24% in Cina e -21% nel Regno Unito). In apparenza questo dato potrebbe risultare insolito: secondo l’OIV, la Germania è l’unico Paese che ha registrato un aumento di produzione di vino nel 2022. Tuttavia, i dati relativi alle dinamiche import-export sono cruciali per valutare la salute del settore.

Il calo del valore delle esportazioni potrebbe essere legato alle recenti sfide logistiche e all’evoluzione dei gusti dei consumatori nei mercati chiave. La Germania, essendo uno dei principali consumatori di vino in Europa, dedica gran parte della sua produzione al mercato interno, ma è essenziale per il Paese trovare modi per rafforzare le sue esportazioni verso i mercati internazionali.