Creativi e geniali, ma ancora poco abili nel comunicare con efficacia i propri straordinari prodotti e capacit�.
Grande reputazione internazionale ma fanalino di coda nell�Europa delle tecnologie legate alla comunicazione.
Gli italiani si confermano invidiabili produttori di beni, servizi e soluzioni per ogni ambito dello scibile umano ma ancora poco consapevoli del proprio valore e dell�inestimabile patrimonio culturale insito in ogni prodotto sia esso agroalimentare, dell�artigianato, del design, della meccanica, della moda, dei servizi, delle tecnologie pi� sofisticate.�E� quanto emerso da una “lezione inusuale” svoltasi ieri negli spazi di Ca� Foscari su come, dove e perch� si renda impellente un corretto approccio a un mercato sempre pi� globalizzato, alle sue dinamiche, ai suoi interlocutori. Prezioso l�intervento di alcuni interessanti Case History promosso dalla stessa Universit� su impulso del Consorzio di tutela del Prosecco Doc.

“Il Prosecco Doc – dichiara il presidente Stefano Zanette a margine dell�incontro – oggi ha aperto una nuova pagina promuovendo un confronto leale, curioso e spregiudicato nei confronti di altri soggetti “portatori di successo” che si caratterizzano per la loro spinta innovativa. Noi siamo autenticamente interessati a lasciarci “contaminare” dall�esperienza di altre realt� positive, anche appartenenti ad ambiti lontani dal nostro.�Proprio quello che � successo oggi. � stato molto interessante ascoltare le esperienze di aziende che brillano nel proprio settore, tesaurizzandone le buone pratiche”.

Introdotto dal professor Vladi Finotto, Direttore del Master in Cultura del Cibo e del Vino dell�Universit� Ca�Foscari Venezia, l�incontro si � rivelato anche pi� interessante di quanto ci si potesse attendere, confermando la validit� dello story-telling come pratica di comunicazione efficace purch� declinata al digitale.
Marco Bettiol, docente dell�universit� di Padova, autore del volume “Raccontare il made in Italy” ha tratteggiato un interessante profilo dell�imprenditore d�oggi: “le nostre imprese non producono solo merci ma cultura. Anche una sedia di design, un capo d� abbigliamento o una bottiglia di vino hanno dentro un pezzo della cultura italiana. Per avere successo occorre innanzitutto maggior consapevolezza del nostro “corredo genetico”: aspetti che per altri popoli sono eccezionali, noi italiani spesso li abbiamo connaturati e li diamo per scontati. Non ci rendiamo conto della bont�, della bellezza, della qualit� che siamo capaci di esprimere e quindi non ci impegniamo nel darne un�adeguata comunicazione”.

Si sono quindi affrontati temi quali la pubblicit�, la comunicazione, il marketing. Strumenti che si dirigono sempre pi� verso il digitale, come l�e-commerce, che lo � per definizione. Lo scambio di conoscenze e il dibattitto che ne � scaturito � arduo da riassumere in poche righe viste la qualit� e la quantit� di contenuti emersi – � stato stimolato da tre giovani relatori, invitati a raccontare le proprie esperienze lavorative fortemente orientate al digitale: Matteo Molon, responsabile eCommerce del Gruppo Calzedonia; Silvia Rasi, responsabile Marketing e Comunicazione di Silikomart srl e Nicol� Ildos, Marketing e Racing Manager di fi�zi:k.

In un mercato globale che degenera verso la standardizzazione dei beni, il consumatore stufo dell�omologazione, apprezza in maniera crescente qualit� nelle quali noi italiani possiamo eccellere: Artigianalit�, Design, Innovazione e soprattutto Autenticit�.
Stefano Zanette commenta: “Con bottiglie e abbigliaggio dal design sempre pi� ricercato, il Prosecco � un prodotto artigianale perfezionato grazie al contributo di tecnologie all�avanguardia, che hanno saputo rinnovarlo preservandone l�autenticit� e coniugando le caratteristiche assorbite dalla terra che lo origina al sapere dell�uomo”.
Sono molti gli spunti emersi dal convegno, tanto che ci si � congedati ciascuno con la promessa di considerarla solo il primo di una lunga serie di incontri, alcuni dei quali si svolgeranno nelle rispettive aziende, altri verranno ospitati a Treviso nella sede del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC.