Lo United States Trade Representative (USTR) sta valutando la possibilità di modificare sia l’elenco dei prodotti attualmente soggetti a dazi, sia quello dei prodotti in esame ma attualmente non soggetti a questo tipo di imposte. Inoltre chiede che vengano formulate osservazioni in merito all’opportunità di eliminare o mantenere alcuni prodotti nell’elenco, aumentare l’aliquota dei dazi su prodotti specifici fino ad un livello del 100% o istituire dazi supplementari su prodotti specifici elencati.
L‘USTR ha dato avvio il 26 giugno scorso ad un periodo di consultazione che rimarrà aperto fino al 26 luglio, relativo ai prodotti sui quali l’Amministrazione statunitense aveva già proposto di imporre dazi aggiuntivi tra il 15% e il 25%, nonché su quelli sui quali aveva proposto di fissare imposte fino al 100%.
Questa situazione potrebbe portare a una controversia commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America. Questo riaprirebbe l’eredità iniziata nell’ottobre 2019, quando il WTO ha dato a Donald Trump il permesso di imporre dazi per 7,5 miliardi di dollari. Ma l’Unione Europea potrebbe avere il diritto di fare lo stesso per l’aiuto alla Boeing da 11,2 miliardi di dollari. La guerra commerciale potrebbe riscaldarsi, entrambe le parti hanno dei proiettili in canna.
Robert Lightizer, rappresentante dell’USTR, ha affermato che l’obiettivo di questa misura è di costringere l’UE a raggiungere un accordo commerciale. Tuttavia, ha escluso che ciò possa portare a contromisure da parte dei paesi interessati perché non hanno alcun motivo valido per applicare dazi di ritorsione.
Se venissero applicati i dazi, l’export italiano di vini potrebbe subire un contraccolpo stimato in circa 4,7 miliardi di dollari in aggiunta ai circa 500 milioni di dollari del nostro export (di altri settori), già colpito dalle precedenti revisioni.
Dopo aver evitato la prima tornata di dazi che ha colpito soprattutto i prodotti di Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, il 12 agosto potrebbe essere una data fatidica. Proprio in questa data potrebbe essere ufficializzato il nuovo elenco dei prodotti che verranno sottoposti a dazi.
Nell’elenco per il settore vino e distillati italiani sono stati inseriti spumanti, vini frizzanti, Tokay, Marsala, Brandy e Whisky per fare alcuni esempi.