La Corte Suprema svedese ha recentemente pronunciato una sentenza storica, aprendo la strada a un nuovo scenario per i rivenditori di alcolici dell’Unione Europea.
L’azienda Winefinder ApS, rivenditore danese legato ad una società madre svedese, è stata coinvolta in una causa legale contro Systembolaget (il monopolio svedese degli alcolici), riguardo alle consegne di vino ai clienti in Svezia. Dopo una battaglia legale lunga quattro anni, Winefinder il 7 luglio 2023 ha ottenuto una vittoria schiacciante presso la Corte Suprema svedese.
La decisione della Corte Suprema stabilisce che le importazioni private di alcolici effettuate online non violano la legge svedese sugli alcolici, a patto che sia un’azienda straniera a vendere il vino ai consumatori in Svezia. Questa sentenza è stata accolta con entusiasmo da Winefinder, che ha dimostrato che, nonostante riceva servizi finanziari, informatici e di assistenza ai clienti dalla società madre svedese, non effettua alcuna attività di vendita in loco in Svezia.
La legge svedese sugli alcolici è chiara riguardo alle importazioni private: quando vengono importati da un altro Paese UE, gli alcolici per uso personale e familiare sono esenti da imposte. Tuttavia, ci sono limiti quantitativi per le importazioni, così ripartiti: 110 litri di birra, 90 litri di vino e altre bevande fermentate (con un massimo di 60 litri di vino spumante), 20 litri di “prodotti di fascia media” con una gradazione alcolica massima del 23% e 10 litri di alcol etilico. In alcuni casi, questi limiti possono essere superati se viene dimostrato che le bevande sono destinate all’uso personale o familiare.
L’importanza relativa delle vendite online di alcolici in Svezia è stata uno degli aspetti significativi di questo caso. Nonostante il commercio elettronico abbia avuto un aumento costante, esso rappresenta solo una parte relativamente piccola delle vendite totali di alcolici. Secondo Systembolaget, la quota dell’e-commerce sul totale delle vendite è stata solo del 5,2% da gennaio a giugno 2023. Tuttavia, la sentenza della Corte Suprema potrebbe aprire nuove opportunità per altri rivenditori di alcolici dei Paesi dell’UE, che potrebbero vedere la Svezia come un interessante mercato.
Il monopolio svedese degli alcolici, Systembolaget, è stato uno dei principali attori coinvolti nella causa ed ha espresso chiaramente la sua delusione per la decisione della Corte Suprema, poiché ritiene che l’aumento dei canali di vendita alternativi possa compromettere il controllo del consumo di alcolici nel Paese.
Un sondaggio condotto tra i 471 lettori di un noto giornale svedese specializzato (vinjournalen) rivela che la maggior parte degli intervistati è soddisfatta degli orari di apertura e del servizio di Systembolaget. Tuttavia, un quarto degli intervistati ritiene che la gamma di prodotti potrebbe essere migliorata.
La sentenza della Corte Suprema svedese ha sicuramente aperto una nuova discussione riguardo al monopolio degli alcolici nel paese. Il governo svedese sta già esaminando la necessità di modificare la legge per adattarsi alla nuova realtà. Nel frattempo, Winefinder celebra una vittoria storica che potrebbe aprire nuove opportunità per i rivenditori di alcolici europei, mentre il monopolio di Systembolaget cerca di mantenere saldi i propri principi nel contesto di un mercato in continua evoluzione.