Ci sono aziende che investono nella commistione di discipline e lo fanno per dare risalto al territorio e alle eccellenze che da questo nascono. Una di queste è l’azienda salentina Apollonio che per dare lustro al Salento e alla Puglia stessa ha ideato un premio per rendere omaggio alle eccellenze pugliesi del mondo della cultura. 

 La bellezza di una serata di fine giugno, il fascino del Chiostro del Rettorato del Salento, l’alchimia artistica – ma non solo – che questa serata riesce a catalizzare intorno a sé ormai da tredici anni: questi gli ingredienti del Premio Apollonio. 

Ha avuto un grande successo  l’edizione 2017 della kermesse ideata da Marcello e Massimiliano Apollonio per rendere omaggio ai pugliesi di successo nel campo dell’arte, della cultura, della moda e dello spettacolo. Al timone della serata, come di consueto da sette anni a questa parte, l’attore marchigiano Neri Marcorè, artefice anche quest’anno di una regia capace di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle artistico all’insegna di un registro decisamente ironico e brillante.

Sul palco del Rettorato dell’Università del Salento si sono infatti alternati numerosi artisti: in primis il produttore cinematografico Domenico Procacci (a Lecce con la compagna Kasia Smutniak), cui è stata assegnata l’edizione 2017 del Premio Apollonio, ma anche Marco Presta del “Ruggito del Coniglio” – protagonista di un irresistibile gag, con Neri Marcorè, sul destino di William Shakespeare se fosse autore di fiction Rai oggi – e poi Max Paiella, Attilio Di Giovanni e alcuni componenti della band di Radio 2 Social Club come Stefano Cenci e Claudio Trippa.

Il Premio è stato assegnato nel 2016 a Lunetta Savino, nel 2015 a Ennio Capasa e ancora, andando indietro nel tempo, a Renzo Arbore, Antonio Caprarica, Sergio Rubini, Caparezza, Ferzan Ozpetek, Emilio Solfrizzi, Giuliano Sangiorgi, Gianrico Carofiglio, il duo Corrado Nuzzo – Maria De Biase, Marcello Sambati.