La lattina e il tappo a vite non sono innovazioni legate al settore del vino. Il tappo a vite fu utilizzato molto prima dalla Coca Cola e la birra della Gottfried Krueger Brewing Company di Richmond Virginia negli Stati Uniti finì in lattina nel 1935, tre anni prima della prima bibita analcolica, la Clicquot Club Ginger Ale.
Come riporta Wine Business International, l‘innovazione più fantasiosa nel packaging del vino fu opera del produttore australiano di Riverland Tom Angove nei primi anni Sessanta. L’acido per batterie veniva già venduto e conservato in sacchetti di plastica metallizzata, contenuti in scatole di cartone. Angove adottò semplicemente questo formato per il vino. In origine il suo sacchetto era sigillato con un piolo, ma nel 1967 Charles Malpas e Penfolds Wines introdussero il rubinetto brevettato che tutti oggi conoscono.
Il commercio del vino britannico ha utilizzato il termine poco romantico “bag-in-box” (BIB) prendendolo dal settore degli acidi per batterie, gli Stati Uniti hanno apprezzato più tardi il vino BIB, grazie a marchi come Black Box e Bota Box. In Scandinavia metà di tutto il vino viene venduto in BIB, dato che le sue qualità ambientali sono particolarmente apprezzate.
Il fenomeno recente più sorprendente è stato quello francese. Secondo un rapporto di Franceagrimer, il BIB ha accresciuto la sua quota di mercato nei super e ipermercati da meno del 10% nel 2004 al 39,5% nel 2017. La percentuale delle vendite online di BIB in queste catene è ancora più alta, poco meno della metà di tutto il vino venduto.
Ci sono catene come “BiBoViNo” con 20 negozi in Francia, Svizzera e nei Caraibi che vendono esclusivamente vino in box di alta qualità e splendidamente confezionato. I clienti dei supermercati francesi pagano 2,75 euro al litro per i loro BIB, in BiBoViNo una confezione da tre litri di Bourgueil, o ‘Chateau le Tap’ biologico, costa circa 30 euro.
La tendenza al bag-in-box premium sta crescendo anche al di fuori della Francia. I vini BIB hanno visto una crescita particolarmente forte dato che i consumatori hanno bevuto maggiormente a casa. Ad esempio in Canada, nel mese di marzo, l’LCBO (Liquor Control Board of Ontario) ha registrato vendite complessive superiori del 35% rispetto al 2019, i vini BIB sono cresciuti del 77%.