Lui, concreto e determinato; lei, dinamica e creativa. Lo Yin e lo Yang dellazienda vinicola di Peschiera del Garda Zenato sono proprio loro: Alberto e Nadia, i due fratelli che hanno ereditato dal pap Sergio non solo lazienda, fondata negli anni Sessanta, ma anche una grande passione e riconoscenza per il vino. Lanima e il cuore di Zenato, che esporta i propri vini in 60 Paesi al mondo, risiedono nelle antiche terre moreniche del Lugana e della Valpolicella, luoghi dal clima mite e di impareggiabile fascino che si affacciano sulla sponda veneta del Lago di Garda.
Abbiamo chiesto a loro, che ci concedono unintervista doppia, di raccontarci come nata la passione per il vino e cosa vogliono trasmettere con i propri prodotti e abbiamo scoperto che, oltre al vino, c’ di pi…
Come nata la vostra azienda?
Tutto nato negli anni Sessanta quando nostro padre Sergio ha voluto scommettere su un vitigno autoctono dalle grandi potenzialit, il Trebbiano di Lugana, trasformandolo in un grande bianco e dandogli quella dignit che ha portato poi al riconoscimento di una DOC: il Lugana, appunto.
La storia di Zenato non legata solo al Lugana, ma anche ai grandi vini rossi della Valpolicella. Nella tenuta Costalunga, dove vengono coltivate le variet Corvina, Rondinella e Oseleta, nostro padre ha continuato nella sua opera di sperimentazione, dando nuova vita ad un vino di grande tradizione e notoriet, lAmarone, ma anche riscoprendo un metodo antico della Valpolicella, il Ripasso, con cui creare un grande vino. Con pari determinazione ed entusiasmo, oggi noi ci dedichiamo a consolidare e ampliare qualit, etichette e mercati. Oggi la nostra azienda conosciuta ed apprezzato in oltre 65 paesi nel mondo.
Qual la filosofia che sta dietro ai vostri vini?
Il rispetto del territorio e limpegno ad esaltarne le peculiarit, in una ricerca di equilibrio tra tradizione e territorialit da una parte e innovazione dallaltra: da sempre il nostro modo di fare vino. Per noi la nostra azienda passione e cura, emozione e qualit.
Perch fa questo lavoro? Come nata la passione per il vino?
Alberto: Sono nato e cresciuto tra questi vigneti, lamore per questo mondo nel mio DNA! Sin da quando ero piccolo, mio padre ha cercato di trasmettermi lamore per questo lavoro e devo anche a lui e ai suoi insegnamenti la grande passione che mi lega alla vignadal canto mio come padre spero di riuscire a trasmettere questo a mio figlio Alessandro.
Nadia: Fin da bambina sentivo il profumo del vino, giocavo in mezzo ai vigneti, per me stato naturale essere parte dellazienda di famiglia e portarla avanti. Ma forse avrei fatto questo lavoro indipendentemente dalla mia origine, talmente parte di me
Che limiti/risorse trova in questo lavoro?
A. : questo un lavoro totalizzante e sicuramente non sempre facile trovare il tempo da dedicare alla famiglia, ma anche un lavoro stimolante e pieno di gratificazioni.
N. : ogni giorno una sfida per fare sempre meglio e raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo.
Che altro lavoro avrebbe fatto se non questo?
A. : se non avessi seguito le orme di mio padre probabilmente avrei fatto il commentatore sportivo, data la mia grande passione per il calcio.
N. : da sempre le mie grandi passioni sono moda e accessori. E non vi ho rinunciato! Ho creato una mia collezione di gioielli ispirati al mondo del vino, Nadia Zenato Jewelry.
A.: Lesportazione ha sempre avuto un ruolo strategico per la nostra azienda, portandoci grandi soddisfazioni in termini di risultati e riconoscimenti. Gi agli inizi degli anni Settanta ci siamo rivolti allestero, prima al mercato europeo, in particolare a Germania, Olanda, Belgio e Inghilterra, e poi americano, che ancora oggi rappresenta quello pi importante. Da allora abbiamo continuato ad investire sullinternazionalizzazione, consolidando i mercati storici, come Usa, Canada, Nord Europa, e dedicandoci anche allapertura di nuovi sviluppi commerciali in Paesi emergenti quali Corea, Brasile, India e Cina.
N. : Da sempre il nostro modo di approcciarci ai Paesi stranieri stato quello di lavorare in team con i nostri importatori, consolidando un rapporto che non solo professionale ma anche di fiducia e stima reciproca, per trasferire al consumatore finale la nostra storia, la cultura, le tradizioni del nostro paese e i valori che stanno dietro alle nostre etichette.