È da oltre un decennio che stiamo assistendo praticamente in quasi tutti i mercati del vino alla cosiddetta “premiumisation“, ovvero ad una crescita delle vendite dei vini premium e superpremium rispetto alle fasce entry level e standard.
Ci eravamo ormai abituati a questa crescita che era alquanto “consolatoria” in quanto riusciva a bilanciare in valore ciò che il vino perdeva in volume.

In questi giorni, però, è arrivata la classica doccia fredda attraverso un report di Rabobank, la nota multinazionale di servizi bancari e finanziari che ha valutato l’impatto di un’imminente recessione negli Stati Uniti che potrebbe avere gravi conseguenze anche per il mercato del vino.

Il rapporto evidenzia come “per oltre un decennio, il vino e gli alcolici super premium hanno registrato tassi di crescita impressionanti. Dal 2010 al 2021, la premiumizzazione degli alcolici ha registrato un tasso di crescita medio dei volumi dell’8,8%, mentre i volumi dei vini super premium hanno registrato una crescita del 7,7%”.

Gli analisti di Rabobank prevedono però che la domanda si indebolirà nel quarto trimestre di quest’anno e diventerà notevolmente negativa nel 2023. Il report osserva che il patrimonio netto delle famiglie statunitensi ha iniziato a diminuire nel secondo trimestre e che l’aumento dei tassi di interesse intaccherà ulteriormente il potere di spesa dei consumatori.

“Parte di ciò che ha reso così attraenti gli investimenti nel segmento premium and above – ha sottolineato Stephen Rannekleiv, responsabile dell’area beverage di Rabobank – è il fatto che i consumatori a reddito più elevato hanno registrato una crescita del reddito maggiore negli ultimi decenni e sono spesso i  più resilienti alla recessione rispetto alla popolazione più ampia”.

“Sebbene i vini e gli alcolici super premium – ha proseguito Rannekleiv – siano in qualche modo meno soggetti alla recessione (ad esempio, si sono comportati sorprendentemente bene durante la pandemia), non sono completamente a prova di recessione. Durante il crollo finanziario globale, i segmenti super premium sia del vino che degli alcolici hanno subito notevoli cali. Per i vini super premium, in particolare, ci sono voluti diversi anni per riprendersi completamente dal calo delle vendite nel 2008 e nel 2009”.

“Il nostro modello suggerisce che i vini e gli alcolici super premium probabilmente vedranno un calo modesto (a una cifra) nel prossimo anno. Detto questo, non ci aspettiamo che la flessione sia simile a quella registrata durante la crisi del 2008. Dovrebbe essere molto più moderata”, è sottolineato nel rapporto di Rabobank.
Sempre il rapporto osserva che “i vini e gli alcolici stanno registrando prezzi stabili nonostante l’inflazione aggressiva, il che significa che qualsiasi aumento dei prezzi potrebbe incrementare ulteriormente la pressione al ribasso sui volumi“.

I brand di vino e liquori super premium – ha affermato ancora Rannekleiv – che possono spostare facilmente le vendite da un canale all’altro (da on a off premise) godranno di più vantaggi rispetto a quelli meno flessibili e più vulnerabili alla tempesta economica”.