Da ieri al via il 54° salone dei vini e distillati: l’inaugurazione si è tenuta alle ore 11 alla presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e del governatore del Veneto, Luca Zaia. Gianluca Semprini, giornalista Rai e moderatore dell’evento, in apertura ha messo in luce le difficoltà degli ultimi due anni e l’importanza di un Vinitaly finalmente in presenza.
“Questa edizione è stata chiamata Vinitaly Restart ma penso si potrebbe chiamare Vinitaly Start. Penso che sia oggi il giorno in cui inizia il nuovo corso del Vinitaly” ha affermato il Sindaco di Verona, Federico Sboarina.
Ha fatto bene Maurizio Danese, presidente di VeronaFiere, ad esplicitare con molta trasparenza, e anche una buona dose di coraggio, che la “sua” fiera serve soprattutto alle piccole imprese del vino italiano.
Ciò ha inevitabilmente fatto sorgere un quesito: come rendere “visibili” queste realtà che oggi sono spesso “invisibili”?
Osservando anche la “comunicazione” che esce da Vinitaly in questi giorni emergono spesso i “soliti noti,” sia in termini di brand aziendali che territoriali.
E’ quindi indispensabile che Vinitaly si ponga anche il tema di come fare emergere il “sommerso del vino italiano”.
Per celebrare la ripartenza di Vinitaly ed accendere un faro sulle aziende italiane più meritevoli abbiamo pensato di riproporre un progetto editoriale che avevamo già attivato alcune edizioni fa: Wine Meridian Daily. Si tratta di un foglio quotidiano cartaceo che vuole offrire ai tanti operatori presenti a Vinitaly alcuni spunti di riflessioni sulle principali tematiche del settore. Analisi frutto di un’indagine che abbiamo realizzato sia prima dell’avvio della manifestazione sia durante le quattro giornate di Vinitaly, intervistando centinaia di imprenditori e manager del nostro settore vitivinicolo.
Ogni giorno troverete una “parola chiave”, emersa dalla nostra indagine, che rappresenta in qualche misura un faro di orientamento per sviluppare le strategie del nostro sistema vitivinicolo oggi e nel prossimo futuro.
Non mancano, ovviamente, i punti di vista, le esperienze di produttori, manager e responsabili di Consorzi di Tutela, il tutto all’insegna dell’”esperienza diretta sul campo”.