I tassi di crescita del mercato coreano stanno confermando la grande portata commerciale di questa frontiera, dodicesima economia mondiale e quarta nella sola Asia.
Il mercato coreano del vino quota complessivamente 1,5 mld di dollari, con un tasso di crescita aggregato stimato dell’8% tra il 2022 e il 2025. Le importazioni coreane di vino hanno registrato tra il 2021 e il 2022 un aumento del 70%, superando il valore di 600 milioni di dollari; 28.000 le tipologie di vino presenti.
Il vino italiano occupa un posto particolare tra le preferenze di appassionati, esperti e operatori del settore: l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi esportatori verso la Corea, a pari merito con gli USA alle spalle della Francia, con un valore di 86 mln di dollari e un tasso di crescita del 15% in un anno.
Il prossimo luglio sarà l’occasione per UNIT – Unexpected Italian di tornare in Corea, per la terza edizione di una manifestazione che in passato ha registrato un boom di presenze e ha regalato a chi vi ha partecipato grande apertura e visibilità commerciale: masterclass tutte esaurite e un giro di 250 operatori.
UNIT accompagnerà le aziende a Seoul, dove vive un quarto dell’intera popolazione nazionale e dove si concentra la maggior parte degli importatori.
E’ importante presenziare oggi su questo mercato, mentre l’Oriente è alle prese con un’importante graduale riapertura dopo lo shock dell’evento pandemico.
Per ciò che riguarda la Corea, oggi il vino non è più un privilegio riservato ai consumatori alto-spendenti; sta crescendo molto la componente femminile del mercato e si fa strada una tipologia di consumatore molto connesso e molto aperto ai modelli di consumo occidentali, di età compresa tra i 25 e i 34 anni. I bevitori di vino sono cresciuti da 10,2 mln del 2017 a 12,6 mln del 2022; in forte aumento i consumi di vino nel week end. Grandi le opportunità, in un simile contesto, per il vino italiano: la gastronomia italiana è emblema di qualità e ricercatezza; l’Italian lifestyle è sinonimo di eleganza e di benessere.
Il “red carpet del vino italiano” si stenderà quindi anche quest’anno in Corea a partire da un esclusivo evento formativo per le aziende italiane partecipanti: sarà questa l’occasione per condividere caratteristiche, trend e insight del mercato coreano.
Seguiranno masterclass formative per giornalisti, importatori e operatori del trade, finalizzate alla presentazione e alla valorizzazione delle specifiche del prodotto italiano e della sua ricchezza. Le masterclass sono tenute da note best wine educator coreane che collaborano da anni con UNIT e con i partner locali. Per le prime 15 aziende che hanno confermato la partecipazione all’evento è prevista la degustazione di un’etichetta.
L’evento prosegue con il Meet & Taste, formula di walk-around tasting con desk a disposizione di ogni azienda partecipante (individuale o condiviso); mediante un network lunch sarà resa la disponibilità di finger food e cibo della tradizionale cucina coreana, con possibilità per le aziende italiane suggerire i propri “wine food pairing” ai professionisti coreani. Il format è molto apprezzato dai 245 selezionati operatori professionali.
Un report finale ricco di foto, riepilogativo delle fasi salienti dell’evento, è uno strumento utile ed indispensabile per tirare le somme delle relazioni intessute e aprire spazi a futuri contatti commerciali, oltre a poter essere utilizzato per rendicontare l’investimento per le aziende che si saranno avvalse di OCM o bandi per l’internazionalizzazione.
Unexpected Italian a Seoul sarà ancora una volta ambasciatore del “Made in Italy” e partner ideale per lo sviluppo di relazioni commerciali con i tanti operatori professionali nei mercati asiatici.
Per ulteriori informazioni scrivi a eventi@unitwinetour.com e redazione@winemeridian.com.