Le autorità di Hong Kong si stanno incontrando con le controparti del Guangdong per combattere la recrudescenza del commercio illegale transfrontaliero dopo la riapertura completa dei confini tra Hong Kong e la Cina continentale, secondo quanto riferito dalle dogane di Hong Kong.

La collaborazione arriva dopo che Hong Kong e la Cina continentale hanno riaperto ai viaggi il 6 febbraio, fatto che ha naturalmente dato avvio anche ad una ripresa delle attività di contrabbando transfrontaliero che coinvolgono beni di consumo, cosmetici, medicinali, beni di lusso e vini pregiati.

I vini importati che entrano nella Cina continentale sono solitamente soggetti a un’imposta totale tra il 43% e il 51%, sommata alla tariffa d’importazione (14% per il vino in bottiglia e 20% per il vino sfuso), alla tassa di esercizio (10%) e all’imposta sul valore aggiunto (13%).

Secondo quanto riporta Vino Joy News, per evitare l’elevata imposta cinese sull’importazione di vino, i commercianti lo acquistavano a Hong Kong e lo rivendevano sul continente con un profitto maggiorato. I corrieri transfrontalieri, per lo più residenti a Hong Kong, prelevavano i vini e li consegnavano a persone fuori dal checkpoint, sulla terraferma a Shenzhen. Un viaggio dura meno di un’ora, ma questi “addetti” possono guadagnare più di 100 dollari in moneta locale (13 dollari statunitensi) ogni viaggio.

Per quanto riguarda i vini australiani, le tasse complessive, compresi i dazi antidumping, possono raggiungere il 218% dopo l’inasprimento delle relazioni tra Cina e Australia nel 2020. Tuttavia, Hong Kong ha una politica di zero tasse per il vino, il che offre un forte incentivo ai commercianti che vogliono contrabbandare vino nella Cina continentale.

Il contrabbando transfrontaliero di vini non è un fenomeno raro, attraverso i trasporti via terra e via acqua, si sono verificati diversi casi anche nel pieno della pandemia.

Nel febbraio 2022, le autorità di Shenzhen sono intervenuti per un caso di contrabbando di vini pregiati dal valore di 1,5 milioni di RMB (236.637 dollari) da Hong Kong alla baia di Shenzhen. I vini pregiati di contrabbando erano Penfolds, Bordeaux first growths, Château Margaux e Château Lafite Rothschild.

Ad ottobre 2022, la dogana di Hong Kong ha sequestrato 30.000 bottiglie di vino di contrabbando, composte principalmente da vini Penfolds provenienti dall’Australia, il più grande caso di contrabbando di vino dell’anno. Nonostante i dazi imposti a Penfolds siano del 175,6%, il marchio rimane popolare nel mercato cinese continentale.

Secondo l’ordinanza chiunque importi o esporti carichi non manifestati è passibile di una multa di 2 milioni di dollari di Hong Kong e di una pena detentiva di sette anni.

I funzionari doganali di Hong Kong si sono incontrati recentemente con la controparte cinese per combattere insieme i contrabbandieri ed hanno dichiarato che indagheranno sui clan che gestiscono le attività di commercio illegale transfrontaliero e su altri eventuali distretti interessati.