I wine club sono delle vere e proprie associazioni grazie alle quali i membri iscritti hanno la possibilità di ricevere dei servizi esclusivi. È proprio la percezione di esclusività infatti a rendere questo strumento estremamente attrattivo, portando vantaggio sia all’azienda che ai membri.
I benefici riassunti in poche parole
Il wine club è uno strumento di partnership consolidata tra il produttore e il consumatore finale, dove entrambi ricevono una serie di benefici.
I benefici per l’azienda:
- Fidelizzare
- Vendere più vino ai privati
- Fare upselling vendendo servizi aggiuntivi
- Conoscere il gusto dei consumatori
- Creare un network attorno all’azienda a cui attingere per eventi speciali o molto altro
I benefici per il membro:
- Accesso a servizi esclusivi (degustazioni guidate, la possibilità di invitare amici…)
- L’accesso a sconti
- Possibilità di ricevere prodotti in anteprima
- Spedizione automatica a casa senza pensieri
Ci sforziamo tanto perché gruppi di enoturisti sempre diversi comprino bottiglie al termine della visita, ma perché non concentrare le energie in un sistema che porta l’enoturista a comprare non una singola volta, ma più volte nel tempo?
Minor sforzo e maggiore resa nel tempo assicurati!
Creare un wine club: a che prezzo lo offriresti?
Bene, ora che hai ben chiaro perché dovresti iniziare a considerare realmente di aprire un wine club nella tua azienda, è il momento di capire come dovresti impostarlo.
Seguendo il metodo delle 4 P del marketing (product, price, placement, promotion), il secondo step dopo aver chiarito cosa vuoi offrire con il tuo wine club è definirne il prezzo.
Negli Stati Uniti, patria delle community del vino, i prezzi variano enormemente da azienda ad azienda o in base alla tipologia di abbonamento, arrivando anche a cifre che si aggirano intorno ai 600 dollari. Lo abbiamo già detto durante il nostro viaggio negli USA e lo ribadiamo: gli americani non regalano nulla ma anzi, sono dei maestri nel valorizzare enormemente ciò che hanno.
Differente è la situazione in Italia dove di wine club ne esistono pochi rimanendo un fenomeno poco conosciuto. Proporre prezzi d’iscrizione alti qui sarebbe difficile e a lungo andare potrebbe rivelarsi una strategia controproducente per l’introduzione di questo sistema in Italia.
Perciò chiediamo a voi: come impostereste il vostro wine club?
Offrire l’iscrizione gratuita può essere un metodo per avvicinare il pubblico italiano al mondo dei club?
Scrivici a redazione@winemeridian.com e facci sapere cosa ne pensi.