Portare professionalità nell’ambito dell’agricoltura e della viticoltura biodinamica e condividere esperienze di professionisti provenienti da vari settori, connotati da una visione più ampia e funzionale dell’agricoltura biodinamica: questa, in sintesi, è Cambium formazione.
Fare agricoltura biodinamica significa cambiare paradigma e si traduce in una pratica capace di rispondere in modo preciso alle attuali sfide agronomiche, economiche e sociali. Queste risposte richiedono una ampia formazione che Cambium formazione ha sviluppato attraverso format innovativi in grado di garantire un approccio e un metodo agricolo basati sui migliori contenuti scientifici che si traducono ogni giorno in risultati concreti e ponderabili.
Abbiamo intervistato Adriano Zago, fondatore e direttore di Cambium formazione.
Partiamo dalla vostra realtà, mi ha colpito la vostra dichiarazione rispetto ai capitali aziendali da preservare: innanzitutto il suolo, poi il capitale umano, economico e relazionale. Cosa significa in termini pratici questa dichiarazione d’intenti?
La viticoltura biodinamica offre all’azienda una straordinaria possibilità di rimodulare le priorità e di mettere la salute e la vitalità del suolo come primo capitale da tutelare e da incrementare. Questo capitale è assolutamente funzionale al capitale economico e sociale e quando un imprenditore mette in primo piano il capitale suolo fa una scelta chiara in chiave qualitativa. Le tecniche agronomiche della biodinamica prevedono un ambiente sano, virtuoso, integro e prospero che ha un impatto esclusivamente positivo per i lavoratori e dunque per il capitale umano e sociale. Per quanto riguarda il capitale economico l’agricoltura biodinamica garantisce vigneti più duraturi, intatti, salubri e fruttiferi. Queste caratteristiche qualitative danno una potenziale comunicativo superiore all’azienda che deve saperlo sfruttare, dato che i consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti sicuri, salubri e di qualità elevata.
L’agricoltura convenzionale utilizza il suolo come un substrato non vivo ed è un processo antieconomico che condanna le aziende a recuperare erosione, fertilità e dover intervenire in modo dispendioso in termini lavorativi ed economici. Un bravo imprenditore deve cercare di conservare al meglio i propri capitali: l’agricoltura biodinamica è la migliore soluzione per mantenere questi capitali nel tempo.
Tutto questo si sviluppa in un’ottica di grande professionalità, di contenuti tecnici moderni legati alla sostenibilità economica e connessi con il tessuto economico e sociale locale.
Il Master Biodinamica per il Vino 2021 rappresenta il culmine formativo di Cambium formazione. Il suo valore aggiunto, oltre che nel livello dei docenti, si fonda sulle testimonianze dei produttori e nella degustazione mirata di alcuni vini, risultato finale dell’applicazione della biodinamica in azienda. Ci può parlare di questi aspetti?
Nel Master l’idea è quella di esaltare la qualità, per fare questo lo strumento più concreto ed incisivo è utilizzare il vino. Durante il Master i corsisti degusteranno vini biodinamici di produttori italiani ed internazionali.
Abbiamo inoltre deciso di coinvolgere diverse aziende e professionisti in grado di condividere esperienze concrete.
Due docenti e produttori del calibro di Marco Tait di Ampeleia e Alessandro Ceretto di Ceretto Vini presenteranno due case studies emblematici che saranno funzionali ai corsisti per confrontarsi con esperienze e pratiche biodinamiche di successo.
Il Master Biodinamica per il Vino 2021 prevede una settimana residenziale di formazione intensiva dedicata alla biodinamica. Perchè avete scelto questa formula, unica nel settore in Europa, nel contesto della formazione professionalizzante?
Questa è stata la più grande sfida, la mia esperienza di formatore mi ha fatto scegliere la forma residenziale ed intensiva per diversi motivi. In una settimana la possibilità di scambio di informazioni è notevole, la parte più interessante è relativa a ciò che accade a livello di scambi umani. Questo aspetto non è lasciato al caso ma strutturato in modo da favorire il più possibile le relazioni tra i corsisti, i docenti ed i professionisti.
Questa è la sfida più nobile perché la crescita professionale non può essere disgiunta dalla crescita personale. La psicologia ci insegna che il miglior collante delle informazioni sono le emozioni.
Noi cerchiamo di sviluppare un ambiente emozionale che sia funzionale allo scambio di informazioni e all’accrescimento professionale, relazionale e umano.
Il percorso formativo del Master Biodinamica per il Vino 2021 è rivolto a professionisti del mondo del vino, produttori, tecnici aziendali, studenti, ricercatori universitari, operatori nella vendita e marketing del vino. Come riuscite a soddisfare le esigenze di professionalità così eterogenee?
L’eterogeneità delle varie professionalità che partecipano sono uno dei grandi punti di forza del Master. L’offerta di tante materie diverse è un modo per soddisfare diversi background cercando di offrire un giusto mix di contenuti di base e approfondimenti molto puntuali che però siano accessibili anche a persone non ancora preparate a sufficienza. La motivazione di chi partecipa al nostro Master è molto elevata ed i nostri servizi di tutoraggio offrono approfondimenti su materie in cui i corsisti sono inizialmente inesperti. Le esperienze di altri corsisti sono sempre una ottima occasione per recuperare qualche piccola esperienza che non si è fatta.
Cambium formazione propone un calendario formativo professionale che si sviluppa durante tutto l’anno, composto da approfondimenti agronomici ed enologici, ma anche di marketing e storytelling del vino. Quali sono i motivi ed i vantaggi di questo approccio a 360°?
Ti rispondo facendo riferimento alle esperienze che ho come consulente. Mediamente il produttore viticolo o non viticolo è molto bravo nel produrre e poco nel raccontare e nel comunicare. Viviamo in un momento storico ed economico in cui questa mancanza va affrontata. Elementi di marketing strategico, di storytelling riguardano da vicino un produttore biodinamico, il quale deve essere consapevole dell’importanza del racconto e della narrazione. Il mercato lo chiede a gran voce, noi di Cambium formazione siamo nel posto giusto al momento giusto.
I corsi di Cambium formazione danno la possibilità ai partecipanti di prendere contatto ed entrare direttamente all’interno di aziende molto prestigiose e iconiche come Ceretto, Emidio Pepe, Foradori, Col d’Orcia. Cosa possono apprendere i corsisti da queste esperienze uniche?
Noi pensiamo che i luoghi in cui si fa formazione siano fondamentali. Fare formazione in contesti di viticoltura biodinamica non è come farli in un’aula qualunque. Quando facciamo formazione in questi contesti aziendali i corsisti possono confrontarsi in loco con la direzione ed i tecnici, toccando con mano il lavoro concreto di queste realtà produttive.
Anche in questo caso la parte umana è la più importante, il corsista può sapere e sentire dai protagonisti quali sono stati i cambiamenti, gli sviluppi, le vittorie, i fallimenti, i riconoscimenti del mercato: può sentire l’esperienza di chi l’agricoltura biodinamica l’ha scelta in modo deciso ed entusiasta.