Per Cantina dei Colli Ripani, realtà marchigiana di Ripatransone, antico borgo del Piceno prospiciente il Mar Adriatico dai suoi circa 500 metri di altitudine, il valore della tutela del territorio fa parte dell’anima stessa della formula cooperativa e orienta da sempre le scelte strategiche dell’azienda.

Oggi la Cooperativa è impegnata nella valorizzazione del prodotto dei suoi oltre 300 soci ed è guidata, sia nei confronti delle proprie risorse che verso l’esterno, dalla ricerca del benessere e da una formula di fare impresa che sia compatibile con la conservazione del patrimonio naturale ricevuto in dote.

L’avvio, poco più di 12 mesi fa, del percorso volto alla certificazione Equalitas è un passaggio certamente saliente, che tuttavia si inserisce in una storia nella quale la salvaguardia delle risorse non è certo una novità per la Cooperativa.

Circa un quarto delle aziende associate sono già certificate biologiche e rappresentano circa la metà della produzione; l’azienda ha investito in modo importante in energie rinnovabili e con i suoi 2 impianti fotovoltaici oggi può contare su oltre 200 kW di energia autoprodotta.

La progettazione dell’intera fase di trasformazione delle uve risente di questa esigenza di sostenibilità; ne è un esempio la macchina ozonizzatrice con cui vengono effettuati i lavaggi industriali.

Abbiamo avuto modo di parlarne con Stefano Acciarri, agronomo dell’azienda, che è stato coinvolto in prima persona dal processo di certificazione, ad oggi concluso con il riconoscimento degli standard Equalitas.

“A favorire la propensione sostenibile della nostra azienda contribuisce certamente un territorio felice dal punto di vista naturalistico, in cui la composizione orografica, la diversità e la ricchezza naturale facilitano una produzione di qualità e una grande identità.

Ma l’elemento del terroir che ha certamente il maggiore impatto nella costruzione di una formula sostenibile è la forma mentis degli operatori locali, attenti alla preservazione del territorio dal degrado che inevitabilmente aggredisce quei contesti, pur beneficiati dalla natura, che non incontrano menti e spiriti attenti alla sua difesa.

Sostenibilità, per Cantina dei Colli Ripani, è sinonimo di futuro: le nostre scelte produttive sono orientate ad usare le risorse naturali lasciandole inalterate ad uso delle generazioni future. Per le Marche, in cui l’agricoltura la fa da padrone, questa esigenza è davvero essenziale e fa parte di quella eredità valoriale genetica che ha segnato i nostri padri e i nostri nonni.

Oggi è la stessa Unione Europea a spingere nei confronti delle certificazioni ambientali e l’adozione di protocolli Bio nella nostra Regione è in continua crescita. Per quanto riguarda la certificazione di sostenibilità Equalitas ci sentiamo tuttavia dei precursori in quanto siamo tra le prime aziende ad aver intrapreso nelle Marche questo percorso che si è concluso recentemente in modo positivo.

La certificazione aumenterà l’interesse per i  nostri vini, già insigniti da molti riconoscimenti da parte della critica enologica.

D’altro canto il nostro territorio gode di una diversificazione, di una situazione pedoclimatica e di una ricchezza tali per cui a pochissimi chilometri di distanza è possibile ottenere, anche da pare di uno stesso vitigno, vini molto differenti tra loro, a tutto vantaggio della personalità e della qualità”.