Sono passati 30 anni dal 10 luglio 1990, quando a Sirmione nacque il Consorzio di Tutela del Lugana
In questi tre decenni, il Consorzio ha avuto un impatto fondamentale nella valorizzazione della denominazione e nel conseguimento di traguardi impensabili sino ad un decennio fa.
Risultati conseguiti anche grazie alla scelta di puntare sull’export, un  canale naturale per il Lugana DOC, visto che fino agli anni Ottanta la produzione dei terreni destinati a vigneto era rivolta soprattutto ai turisti tedeschi che soggiornavano sul Lago di Garda e tuttora il 70% della produzione è destinata a Paesi oltreconfine, soprattutto Germania e Stati Uniti.

Il Lugana rappresenta una delle poche DOC interregionali (Lombardia e Veneto), frutto di un territorio difficile costituito in passato da aree paludose ma che oggi presenta un ambiente pedoclimatico altamente vocato all’impianto dei vigneti.

Il Consorzio, sin dal principio, ha compreso l’importanza del connubio tra turismo ed enogastronomia e prosegue oggi il suo impegno per far conoscere ed apprezzare abbinamenti, pietanze tipiche e prodotti locali. 
Una dedizione che si è concretizzata anche nella promozione dell’enoturismo, settore che ha registrato una crescita esponenziale. 
L’anno passato il Lago di Garda è stato inserito dalla rivista statunitense Wine Enthusiast tra le dieci destinazioni vinicole al mondo per la qualità dei vini prodotti, per la varietà e la bellezza dei paesaggi e per la sua ricchezza storica e culturale. 

I numeri parlano chiaro, 22 milioni di bottiglie vendute nel 2019 con una crescita del +27% ed un export che si conferma trainante: +15% di bottiglie importate negli Usa rispetto al 2018.

Il Consorzio continua il suo impegno nella valorizzazione delle eccellenze del territorio, per questo è promotore ed organizzatore di “Lugana Armonie senza Tempo”, evento che si terrà venerdì 18 settembre al Superstudio Più di Milano: presenti oltre 50 cantine della denominazione. Un vero e proprio itinerario sensoriale in cui operatori ed appassionati potranno degustare le etichette più rappresentative di questo gioiello enologico.

Il Lugana DOC rappresenta un caso quasi unico nel panorama italiano, nonostante l’emergenza Covid-19, i dati dei primi 7 mesi del 2020 registrano una crescita del 5,8% ed una previsione di chiusura degli imbottigliamenti del 2020 in positivo rispetto al 2019, con quasi 23 milioni di bottiglie.
Il direttore del Consorzio, Andrea Bottarel ha recentemente dichiarato: “Stiamo attivando un Osservatorio economico, per ragionare sui dati di vendita, ma ad oggi registriamo una forte tendenza di crescita dopo il lockdown. I canali di vendita con la Germania sono rimasti attivi, nonostante tutto, e in molti si sono attrezzati con consegne a domicilio o vendita diretta.”