In che modo il digitale e la tecnologia possono essere d’aiuto ad un’azienda vitivinicola?
Oggi la tecnologia può essere un valido alleato per la gestione aziendale, anche sul fronte della sostenibilità, ambientale ed economica. In che senso? Un accurato controllo di gestione può esplicarsi non solo in ufficio e nelle attività tradizionalmente coinvolte, ma anche in cantina e in vigneto. Per comprendere meglio come ottenere ciò attraverso un accurato uso del digitale e della tecnologia, ne abbiamo parlato con Massimo Marietta, responsabile sviluppo ENOLOGIA di Sistemi.
Di cosa si occupa Sistemi?
Sistemi è una società italiana, cresciuta nel radicamento al territorio nazionale su cui opera, con una chiara visione imprenditoriale: sviluppare software gestionali e normativi per il lavoro di professionisti, imprese e associazioni, ma anche creare una rete di servizi e Partner per affiancare ogni giorno gli utenti di tali soluzioni. Il sostegno alla digitalizzazione di professionisti e imprese si concretizza con soluzioni innovative in cloud e con applicazioni che rendono più efficienti i processi di collaborazione e di condivisione.
In che modo siete presenti nel settore vitivinicolo?
Operiamo nel settore vitivinicolo da 40 anni: oggi contiamo oltre 800 aziende clienti, fra aziende agricole e industriali, cantine private e cooperative sociali. Partiamo dal presupposto che per un’azienda vitivinicola è fondamentale gestire in modo completo e integrato tutto il ciclo di vita produttivo e distributivo di filiera, con diversi livelli di tracciabilità e rintracciabilità, tecnica e normativa. Sistemi propone il software ERP ENOLOGIA per rispondere a queste esigenze, con funzionalità di prodotto specifiche per ogni reparto e processo aziendale, dalla gestione del vigneto alla cantina, dall’imbottigliamento agli adempimenti fiscali e normativi. Il tutto, organizzato in un sistema di controllo di gestione per migliorare le performance aziendali.
Dal vostro osservatorio, quale è l’attitudine del mondo del vino verso la digitalizzazione?
Dividerei il ragionamento in macro-aree dal momento che ognuna di esse ha recepito fino ad oggi in modo diverso la digitalizzazione.
La campagna è l’ambito che ad oggi ha ancora molti margini di miglioramento verso una gestione avanzata, in cui utilizzare una tecnologia digitale per rispondere anche alle esigenze del cambiamento climatico. In questo senso la tecnologia sarà sempre più protagonista in futuro.
L’area commerciale, insieme alla cantina, includendo anche imbottigliamento e distribuzione, beneficiano maggiormente dell’utilizzo degli strumenti digitali. Oggi la tecnologia 4.0, dunque altamente evoluta, permette di connettere tra loro i software gestionali e i macchinari. Inoltre, sappiamo che il vino italiano è probabilmente il prodotto enologico più controllato al mondo, viste le molte certificazioni e le normative antifrode: la tecnologia ci viene in aiuto anche nella gestione di queste complessità.
In che modo la digitalizzazione può aiutare il consumatore finale?
Il packaging è il mezzo di comunicazione principale che collega il consumatore finale e il brand. Chi stappa una bottiglia oggi si trova magari dall’altra parte del mondo e ha bisogno di conoscere quello che sta per bere. L’etichetta digitale è sicuramente uno dei mezzi possibili che ci consentono oggi di creare un più facile collegamento e di abbattere le distanze.
Inoltre, la digitalizzazione viene in supporto anche quando parliamo di enoturismo: sia sul fronte della gestione del CRM (Customer Relationship Management), sia nel contatto diretto con il cliente che nella gestione di un e-commerce.
Controllo di gestione e sostenibilità: in che modo sono collegati?
Il ruolo del digitale nei confronti della sostenibilità è cruciale al giorno d’oggi. Parlo non solo di sostenibilità ambientale, ma anche di sostenibilità economica. In questo senso si può affermare che controllo di gestione e approccio sostenibile possono essere strettamente connessi. Il nostro mestiere è dunque fornire strumenti e metodologie per migliorare le performance aziendali, portando il controllo di gestione su ambiti che prima non erano coinvolti particolarmente, come la cantina.
Cosa avete scoperto durante lo scorso Vinitaly 2023?
Lo scorso Vinitaly ci ha dato diversi spunti di riflessione sul futuro del vino. Abbiamo scelto di partecipare, come da molti anni a questa parte, per incontrare i nostri clienti e dare linfa alle relazioni, perché oggi rimangono ancora l’elemento centrale per una positiva e proficua collaborazione. In generale le aziende espositrici hanno trasmesso soddisfazione e fiducia per il futuro, nonostante situazioni critiche di mercato (vedi l’aumento dei costi delle materie prime). Sicuramente nei prossimi anni assisteremo ad un maggiore ricambio generazionale e questo agevola il nostro lavoro, perché le nuove generazioni sono native digitali e più propense ad accettare l’introduzione della tecnologia e del digitale in tutti gli ambiti di un’azienda vitivinicola. Del resto, la tecnologia si diffonderà sempre più velocemente e questo la renderà più accessibile. Infine, crediamo molto nell’importanza della formazione e dei servizi: Sistemi e la sua rete di Partner non vende solo software gestionali, ma accompagna le aziende in un percorso di crescita digitale.