Proposte healthy incentrate sul benessere, cura dell’esposizione nei punti vendita, uso efficace dei social media. È attraverso queste operazioni strategiche che Gary’s Wine & Marketplace cerca di attirare la Generazione Z in età legale per bere alcolici negli Stati Uniti presso i propri liquor stores.
Secondo i responsabili dei negozi, gli appartenenti a questa fascia di età sono particolarmente interessati, più di altri bevitori maturi, all’aspetto salutare ed educational del vino, oltre ad avere più consapevolezza di ciò che stanno bevendo ed essere maggiormente legati a cause sociali.
Salute e benessere, in primo luogo, costituiscono un punto cardine nelle abitudini dei nuovi consumer. Rispetto ai loro predecessori, i “giovani adulti” prestano particolare attenzione alle informazioni riportate in etichetta, come la presenza di additivi, e sono attratti dalle nuove tendenze che tutelano l’ambiente e fanno bene alla salute, come i vini biologici, biodinamici e naturali. In generale, si tratta di clienti desiderosi di conoscere la provenienza di ciò che stanno assaggiando e di approfondirne la geografia, il terroir e le caratteristiche organolettiche.
Nei negozi di Gary’s viene data grande importanza a questi aspetti attraverso la narrazione e la degustazione dei prodotti, con esperienze di food&wine pairing (per esempio, abbinamenti di vini con vari tipi di formaggi), non solo per incentivare gli acquisti dei Centennials ma anche per creare cultura e valore aggiunto.
La Generazione Z, oltre ad informazioni chiare e trasparenti in etichetta e ai trend del momento, attribuisce inoltre un’importanza considerevole agli aspetti sociali. Secondo i manager dei liquor store, i giovani bevitori desiderano sapere se i vini che intendono comprare provengono da aziende a conduzione femminile o gestite da persone “BIPOC” – Black, Indigenous and People of Color, termine che è nato dopo le proteste di Black Lives Matter per indicare le minoranze sul territorio statunitense.
Gli acquisti dei post-Millennials sono inoltre influenzati da fattori come packaging e prezzo. Vi è infatti un forte interesse per i vini in lattina: freschi e versatili, easy-to-drink, legati all’occasione d’uso (serate e incontri tra amici) e accessibili per il portafoglio.
Un uso strategico del punto vendita è quindi fondamentale per incuriosire e attrarre i giovani consumatori. Tuttavia, per questi ultimi, il negozio fisico costituisce solo l’ultimo touchpoint. Gary’s Wine & Marketplace cerca infatti di attrarre gli enoappassionati attraverso brevi video sui social media.
“I video sono il modo migliore per coinvolgere i giovani”, afferma Mike Fisch, Innovation Director di Gary’s Wine & Marketplace e proprietario di cinque esercizi commerciali, quattro nel New Jersey e uno a Napa, in California. “È molto probabile che questi contenuti finiscano nelle sezioni ‘Per te’ ed ‘Esplora’ di Facebook, Instagram, YouTube e TikTok, posizionandosi meglio in organico sulle piattaforme. Aumenta quindi la possibilità che le nuove generazioni scoprano online le nostre offerte e ci vengano a trovare”.
Il fenomeno è cavalcato dai 3 minimarket Mendez Fuel di Miami del brand. “Se non fai video su Instagram, specialmente Reel, dubito che otterrai dei risultati” afferma Andrew Mendez, Operation Manager. I Reel a volte legati a ricorrenze particolari (per esempio, San Valentino, la Festa della Donna o altre), possono mostrare nella maniera più rapida e accattivante la provenienza e la storia delle etichette.
In questo scenario, la Generazione Z è, più di altre, desiderosa di conoscere il prodotto nel dettaglio, interessata alla salute e ai trend del momento (biologico, biodinamico, naturale) e legata ad aspetti sociali e umanitari. Quale modo migliore se non spiegare tutto in brevi video, facili e immediati, che mostrino sui social vini più inclusivi e sostenibili?