Agricoltura integrata, sostenibilità e salubrità del prodotto, accompagnate da tecnologie digitali “intelligenti” a supporto dell’attività in campagna sono alla base della filosofia produttiva della cantina Bortolin Angelo, tra le eccellenze nel panorama vitivinicolo di Valdobbiadene, piccola azienda a conduzione familiare che si distingue a livello internazionale per i suoi spumanti al 100% Valdobbiadene Docg. La cantina, situata a Guia, nell’area più vocata per la produzione del celebre spumante trevigiano, produce vino dal 1968, quando Angelo Bortolin fondò l’azienda immersa nello spettacolare scenario dei colli di Valdobbiadene. Molto apprezzati fin da subito, i suoi vini furono presto valorizzati da un sapiente investimento tecnologico e dal 1983, grazie ad un ammodernamento degli impianti, Bortolin decise di iniziare a specializzarsi nella produzione di spumanti.
Oggi l’azienda è condotta dal figlio Desiderio, sostenuto dalla moglie Michela, con la presenza sempre costante e saggia di Angelo, che continua a frequentare l’azienda, lasciando però spazio alla nuova generazione. Innovazione e approccio di agricoltura integrata sono alla base della filosofia aziendale oggi.
Abbiamo intervistato Desiderio Bortolin, per conoscere direttamente da lui cosa ha portato l’azienda alla scelta di adottare tecnologie digitali a supporto dell’attività in vigneto, tra cui il Quaderno di Campagna® (Image Line).
Che tipo di filosofia produttiva guida la vostra azienda?
All’interno della denominazione Conegliano Valdobbiadene, dove vigono stringenti normative locali in merito all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, la nostra azienda sta cercando di spingersi oltre attraverso un approccio viticolo che si concentra su due principali obiettivi: il primo è l’applicazione concreta dei principi dell’agricoltura integrata, ad esempio l’impiego di sistemi di difesa biologica sempre nei casi in cui questi siano una efficace alternativa ai mezzi convenzionali. Il secondo è produrre bottiglie di vino che siano quanto più salubri possibile per il consumatore finale, per questa ragione applichiamo una difesa che punti alla produzione di uve con assenza di residui di prodotti fitosanitari.
Per riuscire ad ottenere questo tipo di risultato cerchiamo di mettere in campo tutte le tecniche di tipo agronomico disponibili per favorire una naturale sanità delle uve.
Cosa pensa delle tecnologie digitali in campo?
Personalmente sono favorevole a tutte le tecnologie che rendono più precisa e professionale l’attività del viticoltore, devo ammettere tuttavia che le superfici vitate della cantina Bortolin Angelo si trovano all’interno di un areale dove l’orografia del territorio è così impervia da limitare sensibilmente la possibilità di applicare tali tecnologie.
Nei nostri vigneti la maggior parte delle operazioni vengono svolte manualmente, con un impiego del trattore che risulta essere del tutto marginale; per questa ragione la gestione del vigneto si basa ancora principalmente sul monitoraggio e le osservazioni dirette in campo, la formazione e l’esperienza degli operatori.
Quali tecnologie avete adottato?
Sempre nell’ottica della salubrità del prodotto e della concreta applicazione della viticoltura integrata, da tre anni la cantina Bortolin Angelo si è dotata di una stazione meteo, sui cui dati funziona un DSS che ci fornisce le informazioni relative al ciclo biologico delle principali malattie e fitofagi della vite e ai dati meteo registrati e previsti. Sulla base di queste informazioni riusciamo ad avere una più chiara percezione del rischio sanitario e a fare scelte più razionali in merito alla difesa. Gli obiettivi che ci siamo prefissi non sono facili da raggiungere, essi ci espongono a maggiori rischi e richiedono tutti gli strumenti possibili di supporto.
Perché avete scelto QdC® – Quaderno di Campagna® e quali benefici avete ottenuto?
Ho scelto QdC® perché avevo bisogno di uno strumento che mi aiutasse a redigere il registro dei trattamenti con maggior velocità e prontezza e devo dire che ne sono molto soddisfatto. Nel sistema trovo tutte le informazioni che mi servono per redigere il quaderno: dalle etichette alle dosi, alle informazioni sulle diverse sostanze attive e ai disciplinari di certificazione.
Il sistema può essere interrogato, consentendomi dunque di fare verifiche circa quanto fatto, mi segnala inoltre eventuali incongruenze con l’etichetta etc. Considerata la sempre maggiore complicazione del quadro normativo e tecnico, QdC® mi aiuta concretamente a restare al passo con la rapida evoluzione della materia.
La vostra azienda aderisce al sistema di certificazione SQNPI: questo cosa comporta e in che modo QdC® – Quaderno di Campagna® vi aiuta?
L’azienda Bortolin Angelo è in certificazione SQNPI, deve dunque rispettare il disciplinare di difesa integrata della Regione Veneto, oltre a ciò deve rispettare il regolamento di polizia rurale che vige all’interno della denominazione e che si basa sulle frasi di rischio dei prodotti fitosanitari. Il rispetto di tutte le prescrizioni vigenti non è semplice e il Quaderno di Campagna® mi agevola grazie alle informazioni disponibili al suo interno, in particolare attraverso la simulazione preventiva del trattamento e verificando quindi che il sistema non rilevi incongruenze. Anche la possibilità di visionare rapidamente le etichette dei diversi prodotti, mi aiuta spesso ad evitare errori e a svolgere la mia attività più agevolmente.