Enoturismo 2023: quali sono le sfide e le tendenze? Dall’edizione 2023 del “Report sul Turismo Enogastronomico Italiano” a cura di Roberta Garibaldi, emerge come sia sempre più chiaro che oggi il turismo enogastronomico è in forte ascesa. A renderlo evidente non sono solo i numeri, ma anche i sempre più numerosi imprenditori del vino che decidono di dedicare una parte del loro business all’accoglienza.

Ecco alcuni dati dal report:

  • Nel 2021 il 92% dei turisti italiani aveva svolto almeno un’esperienza enogastronomica nel corso dei viaggi dei tre anni precedenti.
  • I turisti che viaggiano primariamente per con la motivazione del gusto rappresentano il 21% dei turisti enogastronomici italiani, in crescita del 4% rispetto al 2019.
  • Il 94% dei turisti italiani ha svolto esperienze culinarie nei ristoranti; il 74% ha visitato luoghi di produzione.

Ma parlando nello specifico di vino, cosa ricercano gli enoturisti? Quali sono i loro desideri e le loro preferenze?

Un’occasione per imparare

Innanzitutto l’enoturista è curioso: vuole apprendere cose nuove attraverso storytelling avvincenti direttamente nel luogo dove sta vivendo l’esperienza. Secondo il report, il 59% degli enoturisti italiani vorrebbe infatti conoscere la storia e gli aneddoti relativi all’azienda e alle produzioni quando visita un’azienda. Questo significa che le cantine si trovano davanti ad un’importantissima occasione: quella di ricevere nella propria azienda possibili clienti già predisposti all’ascolto, già interessati all’azienda e soprattutto già in un contesto in cui sono facilmente indirizzabili verso l’acquisto.

Enoturismo 2023 e benessere

Da una recente immagine condotta dalla Luiss Business School e l’Università Politecnica delle Marche, emerge un gradimento maggiore nei confronti dei prodotti enogastronomici consumati nell’ambito di uno stile di vita sano. I consumatori sono sempre più sensibili al tema salute e le aziende vitivinicole non possono ignorare il fenomeno.

Il turista viaggia per stare bene, ma che ruolo ha il viaggio nell’enoturismo?

È un’occasione per adottare stili di vita e regimi alimentari più salutari. Il 71% dei turisti italiani vorrebbe trovare menù con ricette che fanno bene alla salute, inoltre, un italiano su due vorrebbe poter fruire di attività di benessere (es. massaggi, idromassaggi e SPA) nei vigneti. La Dieta Mediterranea può diventare uno strumento di marketing vincente dell’offerta turistica italiana se inserita in format tematici associati alla longevità.

Il viaggio è un modo per staccare. Il 62% dei turisti italiani desidera fare viaggi enogastronomici in cui ci sia la possibilità di prendersi una pausa dalla tecnologia, la cosiddetta digital detox.

Il ruolo dell’età nell’enoturismo 2023

È risaputo che l’età influenza le preferenze dei consumatori. Nello specifico, dai dati emersi dal rapporto redatto da Roberta Garibaldi, emerge che gli enoturisti sembrano scegliere esperienze diverse a seconda dalla fase di vita in cui si trovano:

  • I più giovani prediligono eventi e festival del vino (18-24 anni: 35%; 25-34: 38%);
  • I Millennials preferiscono seguire itinerari tematici (35-44: 16%);
  • I senior sono più attratti dalle visite in cantina (41%).

Dopo essersi concentrata per anni sui Millennials, l’industria dei viaggi oggi sta spostando la sua attenzione verso il segmento senior. Gli anziani si stanno rivelando un target più interessante per tre motivi: hanno un’alta propensione alla spesa, sono un terzo di tutti i turisti e hanno molta voglia di viaggiare.

Se ti interessa migliorare la tua strategia di ospitalità, leggi di più sul nostro prossimo Campus Enoturismo in programma questo autunno: clicca su questo link!