Se ti è capitato di visitare alcune cantine negli Stati Uniti, quasi certamente ti sarai accorto che il loro fine ultimo, al termine della degustazione, è quello di farti iscrivere ai loro wine club promettendoti una miriade di benefici. E anzi, talvolta è sufficiente varcare le porte della cantina per avere la sensazione che il fatto di non essere un socio ti farà perdere qualcosa di veramente unico, come degli spazi esclusivi o delle attenzioni riservate ai soli membri.

Ma chiariamo una volta per tutte: come funzionano i wine club negli Stati Uniti, la capitale indiscussa di questo sistema?

I wine club sono delle vere e proprie associazioni grazie alle quali i membri iscritti hanno la possibilità di ricevere dei servizi esclusivi. I servizi non solo variano da cantina a cantina, ma anche a seconda del livello di iscrizione, e quindi quota associativa, scelto.

Le sfumature dei wine club sono infinite: si parte dall’iscrizione gratuita che consente l’accesso a sconti e convenzioni, fino ad arrivare ai club più strutturati dove è possibile scegliere tra varie tipologie di abbonamento. Il vantaggio più diffuso nei wine club è quello di ricevere periodicamente a casa bottiglie a prezzo agevolato, ma oggi i servizi offerti dalle cantine americane sono infiniti:

  • Degustazioni riservate ed esclusive (in alcuni casi è possibile portare con sé fino a 6 persone)
  • Parcheggio riservato
  • Prezzi riservati, nei tasting o negli ordini di vino
  • Spedizione di gadget
  • Agevolazioni per l’organizzazione di party dedicati

La maggior parte dei benefit fanno leva sull’esclusività, la caratteristica chiave che contraddistingue questo tipo di community. Diversi imprenditori dichiarano infatti di coinvolgere i membri dei club anche in decisioni strategiche aziendali, come la scelta dell’etichetta dei propri vini.

Ci domandiamo quanto possa essere efficace adottare questo sistema anche in Italia, facendo sì che il wine club diventi uno strumento di partnership consolidata tra il produttore e il consumatore finale. I benefici vanno oltre la natura commerciale: queste community consentono ai soci di sentirsi parte integrante dell’azienda e di condividerne gli obiettivi aziendali. Uno strumento davvero potente se si considerano le somme ingenti che ogni anno le aziende investono nella fidelizzazione del cliente.

I benefici sono tangibili da entrambe le parti, perciò ad oggi non troviamo alcun elemento d’ostacolo per l’integrazione dei wine club anche in Italia.