“Lugana On Foot: camminando tra le vigne del Lugana”, l’itinerario enoturistico promosso dal Consorzio Tutela del Lugana DOC ed inaugurato da qualche settimana, è il primo percorso italiano a ottenere la certificazione Iter Vitis.

Iter Vitis è il piano degli itinerari culturali della vite e del vino certificato dal Consiglio d’Europa, un progetto che mira ad unire in un unico cammino splendidi paesaggi, luoghi caratteristici ma soprattutto realtà vitivinicole in grado di trasmettere l’essenza del territorio. 

Sono proprio queste le caratteristiche che hanno fatto sì che il percorso creato dal Consorzio si inserisse tra gli itinerari riconosciuti. Infatti, il cammino dedicato al vino Lugana si snoda per circa 45 chilometri a piedi tra le campagne dell’entroterra sud del Lago di Garda e tocca suggestivi centri abitati della denominazione. L’itinerario alterna tappe culturali, tra cui la visita alla Torre di San Martino della Battaglia e le grotte di Catullo, alla visita di alcune delle cantine del Lugana DOC.

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La presidente di Iter Vitis, Emanuela Panke, commenta il progetto in seguito alla consegna del riconoscimento: “Il cammino è appassionante, fattibile e coinvolgente, tra arte, storia, religione, il paesaggio e l’accoglienza in queste aziende bellissime, tutte diverse ma assolutamente perfette per ospitare il turista. Per noi è stata una sperimentazione, ma spero sia messa a sistema per raccogliere camminatori e wine lover perché è il prodotto perfetto.” La presidente di Iter Vitis ha personalmente consegnato una targa, affissa in ognuno dei vigneti più significativi delle aziende coinvolte, per certificare il percorso all’interno dell’itinerario. 

Fabio Zenato, presidente del Consorzio Tutela del Lugana DOC, ha sottolineato come questi progetti siano utili per vivere un’esperienza che si differenzi dalla classica visita aziendale. “È un percorso turistico inconsueto dedicato alla conoscenza del Lugana, ai segreti della sua produzione, alle caratteristiche del terroir da cui prende vita” spiega Fabio Zenato, presidente del Consorzio del Lugana. “Abbiamo lavorato per realizzare un percorso che sottolineasse la vocazione vitivinicola del territorio e la ricchezza culturale, storica e architettonica dei luoghi del Lugana, inserendosi in un modello di promozione enoturistica in grado di soddisfare le diverse esigenze di un viaggiatore sempre più curioso e desideroso di apprendere”. 

Il cammino si snoda tra parchi naturalistici e riscopre l’identità storica dei percorsi dei viandanti, legando il pellegrinaggio alla degustazione di cibi e vini tipici dei territori attraversati, nell’intento di riconoscere, alle ricchezze enogastronomiche dei luoghi, il duplice ruolo di ristoro dalle fatiche del cammino e di ambasciatori del territorio.

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