Se dovessi premiare l’azienda che mi ha più sorpreso in questo nostro Italian Wine Tour 2021 non esiterei a scegliere Pietreionne. Non la conoscevo, non avevo nemmeno sentito parlare dei suoi vini, ma quello che abbiamo scovato in questo sperduto angolo del Sannio, nel piccolo comune di Ponte (Benevento), è assolutamente una pietra preziosa che sono convinto farà parlare di lei sempre di più.

Sono numerosi gli ingredienti che fanno di Pietreionne una meta enoturistica perfetta. Innanzitutto Daniele Giovanni Corbo, giovane titolare ed enologo dell’azienda, un mix eccellente di passione e competenza. Daniele è la dimostrazione vivente che se si hanno idee chiare e obiettivi precisi si può superare il limite delle dimensioni aziendali e dell’appartenere ad un territorio tutt’oggi meno noto di quanto meriterebbe.

Sono proprio i produttori come Daniele ad essere in grado non solo di fare emergere i valori della propria azienda, ma di diventare anche testimonial credibili della loro terra. Un altro ingrediente chiave nell’identità di Pietreionne è indubbiamente un luogo sapientemente preservato dove la vigna la fa da protagonista ma attorniata da una biodiversità “vegetale” ricchissima che regala un paesaggio assolutamente unico.

Infine, non certo per importanza, i vini di casa Pietreionne, a partire dalla Falanghina che qui ha indubbiamente trovato un habitat straordinario per dare il meglio di sé. Sono convinto che presto le interpretazioni di Falanghina di Pietreionne diventeranno sempre più apprezzate dalla critica enologica e dal mercato. Con questi ingredienti, è la struttura dell’accoglienza (racchiusa nell’agriturismo Pietreionne) che diventa il cardine dell’offerta enoturistica dell’azienda.

Pietreionne, in questa direzione, rappresenta pertanto un esempio ideale di come una piccola realtà produttiva possa diventare anche una perfetta meta enoturistica.
A questo riguardo, è importante sottolineare che spesso ci si imbatte in aziende vitivinicole dotate di un agriturismo che non sono in grado di infondere una vera e propria coesione tra le due realtà, un’adeguata coerenza comunicativa.

Da Pietreionne, invece, produzione vitivinicola e agriturismo sono assolutamente integrati tra loro e non solo perché a gestire l’attività agrituristica è la bravissima Giovanna, sorella di Daniele, ma perché tutto è volto a far stare bene gli ospiti e al tempo stesso far percepire loro di essere all’interno di un’azienda vitivinicola con una sua precisa identità. A questo va aggiunto che la struttura dell’agriturismo di Pietreionne è un perfetto mix di semplicità ed eleganza a dimostrazione che si possono creare anche piccoli wine relais senza necessariamente essere multinazionali del vino.

E’ la cura dei particolari a fare sempre la differenza, e a Pietreionne l’hanno compreso perfettamente, a partire dai vini ma anche dai piatti che vengono offerti e che sono frutto di un’ottima selezione delle produzioni tipiche del territorio e al tempo stesso eccellente maestria in cucina. Il tutto offerto e presentato in un’atmosfera sempre rilassata dove è l’ospite al centro costante dell’attenzione.

Daniele, a quest’ultimo riguardo, è stato il produttore che prima di presentare la sua azienda, i suoi vini, la sua offerta enoturistica, ci ha rivolto più domande. Voleva capire bene le nostre passioni, i nostri principali interessi e fabbisogni. Ci piacerebbe dire che questo tipo di attenzione all’identità e alle aspettative dell’ospite è diffusa nell’accoglienza enoturistica del nostro Paese, ma così purtroppo non è.

Ma a Pietreionne, nel cuore del Sannio, l’ospite non si sente mai solo: qui il piccolo ha un cuore grande.