La Sicilia è considerata un continente enologico ed anche dal punto di vista dell’enoturismo sono moltissime le possibilità per godere di esperienze uniche.
L’universo Planeta ci ha regalato un assaggio di quelle che sono le tantissime possibilità dedicate all’enoturismo, tutte studiate, testate ed assolutamente targhettizzate in base alle esigenze dei visitatori. La mia sensazione quando sono uscita dalle due esperienze fatte (in Foresteria e a Ulmo) è stata: qui siamo avanti anni luce!
Parlando di risorse umane, abbiamo avuto la fortuna di passare del tempo con Francesca e Vito Planeta, con cui ci siamo a lungo confrontati su che cosa significhi accogliere.
Trovarli a sorpresa, davanti all’ingresso di cantine Ulmo, ci ha riempito il cuore di gioia. Non è mai scontato poter passare del tempo con i titolari delle aziende e soprattutto poter dialogare in modo franco mettendo in luce i propri punti di forza e di debolezza.
Francesca Planeta è un’imprenditrice lucida, solida e visionaria.
“Fare enoturismo non è il mestiere di chi fa il vino, è una attività complessa e che richiede competenze peculiari molto più attinenti al mondo del turismo e dell’hotellerie”. Già con questa frase mi ha fatto capire di come in casa Planeta il progetto enoturismo si fonda su basi solide, che partono sì dal territorio e dai vini, ma che necessariamente ha bisogno di figure dedicate, che analizzano, costruiscono, promuovono e creano reti di relazioni.
Francesca ci ha accolto con la naturalezza di chi accoglie un amico, con il desiderio primario di farti star bene, di aprire le porte di casa. È passato in secondo piano tutto, i vini, le opportunità, la visita dell’azienda. Tutte cose che sono state successive alla creazione di una relazione alla pari, di confronto e condivisione.
Troppe volte si incontrano persone che fanno accoglienza e che partono con un disco fisso e non preoccupandosi di creare prima relazione, dialogo, conoscenza reciproca.
La visita è stata magistralmente condotta da Debora Riportella, una delle tante figure dedicate all’ospitalità del gruppo Planeta.
Debora ci ha illustrato tutti i possibili percorsi studiati per i visitatori, dalla degustazione di annate storiche al White Album per i vini bianchi, dal tour in bici ai grandi cru. Con la leggerezza e la spontaneità di chi è autenticamente a tua disposizione, pur rappresentando un brand che potrebbe invece “tirarsela”.
Vito Planeta ci ha accompagnato per tutta la nostra visita, e la cosa che più mi è piaciuta è che ha lasciato condurre l’incontro a Debora, mettendosi lui stesso nei panni di un visitatore e senza interferire con il lavoro altrui. E lui ci ha fatto testare come sia fondamentale, per poter vivere una esperienza autentica, riuscire a superare il timore reverenziale che a volte accompagna gli enoturisti in aziende autorevoli.
E poi è arrivato il vino, solo alla fine, in punta di piedi ma sapendo che è sempre stato lui il protagonista, seppur sullo sfondo e senza essere troppo nominato!
I suggerimenti e le idee di accoglienza che abbiamo colto da Planeta:
personalizzare e indirizzare alla tipologia di esperienza già in fase di prenotazione;
organizzare esperienze diverse calendarizzate nei diversi giorni della settimana;
permettere agli enoturisti di rimanere nelle tenute anche solo per rilassarsi e contemplare il paesaggio.