Per descrivere l’accoglienza della cantina Cantarutti Alfieri, sulle colline di Rosazzo, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, è importante fare una premessa. Esistono cantine totalmente dedite alla produzione e realtà che sono state concepite anche per l’attività di accoglienza. La Cantarutti Alfieri appartiene alla prima tipologia dove l’aspetto produttivo è assolutamente dominante lasciando poco spazio alle aree da dedicare all’accoglienza nel senso più classico.

Ma questo non significa che l’azienda non sia “accogliente”. In questo caso, infatti, l’ospitalità è insita nelle persone che alla Cantarutti Alfieri rispondono al nome di Antonella e di Fabrizio. Sono loro due, moglie e marito per la cronaca, che raccontano l’identità della loro azienda nella maniera più autentica possibile. E lo fanno, in particolare, attraverso la narrazione dei loro vini.

Le degustazioni in casa Cantarutti Alfieri sono quanto di più “personalizzato” possibile a ulteriore testimonianza del desiderio di Antonella e Fabrizio di raccontare ciò che sono senza nessun infingimento e luogo comune (nella comunicazione del vino purtroppo spesso ci si imbatte in racconti stereotipati, spesso simili tra loro) ma anche in relazione ai diversi interlocutori.

Il denominatore comune, però, è sempre la volontà di fare capire agli ospiti la reale identità dell’azienda a partire del suo impegno costante di esaltare al meglio le peculiarità delle varietà coltivate in relazione al loro terroir.

Il filo conduttore di tutti i tasting realizzati da Antonella e Fabrizio è la longevità. L’impegno viticolo dell’azienda, infatti, fortemente nelle mani esperte di Fabrizio, è quello di cercare di dimostrare come i vini possono raccontare storie diverse con il passare degli anni. E questo a prescindere che sia un vino rosso, bianco, rosato o una bollicina metodo classico.

Tutti i vini della Cantarutti Alfieri hanno un presente ma anche un passato, talvolta molto lontano nel tempo come, ad esempio, il mitico Scacco al Re, un Friulano capace di esprimere una longevità pazzesca (noi abbiamo degustato il 2008 e ci ha fatti letteralmente innamorare!).

Spesso i produttori fanno l’errore di nascondersi dietro i loro vini. Ma questo non è certo il caso di Antonella e Fabrizio che utilizzano i loro vini anche per raccontare se stessi, la loro filosofia produttiva ma anche il loro punto di vista sul mondo del vino, sulla vita in generale.

E anche questa è vera accoglienza, il far sentire l’ospite un privilegiato perché può vivere un’esperienza assolutamente esclusiva perché sicuramente ognuno avrà un trattamento diverso ma sempre autenticamente vero.

Se poi a qualcuno manca la possibilità di godere dei vini Cantarutti Alfieri con qualche buon piatto della tradizione friulana, ecco a disposizione l’agriturismo dell’azienda dove tra i fornelli si applicano con passione sia Fabrizio che il suocero Alfieri, classe 1937 ma ancora attivissimo in azienda.


Le persone che ci hanno accompagnato

Parlare di risorse umane quando si parla dell’azienda Cantarutti è facile!

Mi rimarrà impressa nella mente l’immagine di Antonella Cantarutti che si sbraccia felice, sul cucuzzolo della collina dove sorge la sua azienda, appena ci ha visti arrivare. È bello sentirsi accolti, sentirsi ospiti graditi. E quante volte invece ci capita di entrare nelle aziende e avere l’impressione di disturbare?

Partirò quindi da lei.

Antonella Cantarutti è una donna visionaria, un’ imprenditrice, una Donna del Vino attiva, una forza della natura.

La sua vera forza è amare quello che è, e metterlo a disposizione di chiunque visiti la sua azienda. Fare una visita con lei significa non aver nessuno sconto sulla verità delle cose, sulle problematiche che riscontra, sulle difficoltà e sui successi.

Lei ti accoglie senza pudore, facendoti toccare con mano e con una straordinaria schiettezza tutti i processi aziendali che arrivano poi dentro al bicchiere, in una degustazione che assume il fascino della verità. E degusti con lei, in un confronto alla pari che ti fa stare bene. Grande cuore e grande animo per una grande donna.

Fabrizio, il marito di Antonella. 

Lui ci ha accolto a piedi scalzi, mentre terminava un lavoro in cantina. Poche parole, sguardo basso sul suo lavoro e nessun cerimoniale. Ha ovviamente catturato il nostro interesse e siamo stati accontentati durante la degustazione.

Fabrizio è la dimostrazione che si può essere accoglienti anche se si è di carattere introverso, chiuso e riservato.

Non è fondamentale essere dei chiacchieroni per creare relazioni. Ma è fondamentale essere di animo sensibile e autentico e non voler a tutti i costi piacere a tutti. Ed è questo che abbiamo rintracciato in lui, che si è seduto per due ore al tavolo con noi, con un pezzo di formaggio e del San Daniele da urlo, e ci ha fatto capire come siamo arrivati ai loro vini, facendoci degustare annate vecchissime che rimarranno nel mio cuore.

Informazioni su enoturismo:

  • Azienda

    Cantarutti Alfieri Società Agricola Semplice
  • Orari

    Lun.-Gio. 9.00-11.30 e 14.00-17.00, Ven.- Dom. su appuntamento
  • Indirizzo

    Via Ronchi, 9 – 33048 San Giovanni Al Natisone (Udine)

  • Contatti

    E-mail: info@cantaruttialfieri.it

    Tel: 0432756317

  • Accoglienza

    Offre servizio di ristorazione

  • Attività proposte

    Passeggiate in vigneto, degustazioni in cantina