Sei all’interno di un cratere vulcanico e al tempo stesso all’interno di una della città più grandi e belle del nostro Paese, Napoli.

Ora ditemi se al mondo possono esistere realtà come queste, capaci di coniugare natura (anche quella più estrema) ad arte, cultura, gastronomia e chi più ne ha più ne metta.

E’ proprio visitando aziende come Astroni, nel cuore dei Campi Flegrei, che ti rendi conto di quanto siamo fortunati nel nostro Paese e di come la nostra realtà vitivinicola non abbia uguali al mondo. E non c’è nessun atteggiamento sciovinistico in questa affermazione, ma semplicemente la constatazione dei fatti.

Devi sudare per arrivare da Astroni, dove tutto è in salita e il caldo estivo sicuramente non facilita il cammino. Ma quando arrivi sei talmente ripagato che la fatica sparisce d’incanto.

La cantina prende il nome dal cratere Astroni: le sue vigne, infatti, si sviluppano sulle pendici esterne del grande cratere collocato tra Napoli e Pozzuoli, un tempo una delle più importanti riserve di caccia dei Borboni e oggi una delle più suggestive oasi naturali del WWF Italia. Basterebbe già questa descrizione per convincere un enoturista, di qualsiasi parte del mondo, a venire qui sui Campi Flegrei, una denominazione che si compenetra in una città come Napoli che ogni volta che la si visita è in grado di regalarti emozioni nuove.

Per tante ragioni, quindi, la visita ad Astroni è una sorta di comò con tanti cassetti, ognuno dei quali racchiude racconti diversi.

C’è il cassetto della famiglia Varchetta, che si occupa di produzione vinicola da oltre cent’anni (era infatti il 1892 quando Vincenzo Varchetta decise di aprirsi ad una fiorente attività commerciale), e, in particolare, il cassetto di Giovanni Varchetta, figlio di Vincenzo, che nel secondo dopoguerra decise di dare un grande impulso all’attività vitivinicola. La foto di Giovanni nel 1940 attorniato dai suoi 10 figli rappresenta forse l’immagine più bella e suggestiva del nostro tour.

Ma il racconto del passato in casa Astroni è prezioso per far comprendere meglio il presente. Un presente che parte dal 1999, anno in cui inizia la nuova storia di Astroni, che in circa vent’anni è riuscita ad accreditarsi come una delle realtà più dinamiche ed interessanti del panorama vitivinicolo campano. Un successo frutto di un altro “cassetto” chiave dell’identità di Astroni: il vigneto dove sono protagonisti la Falanghina e il Piedirosso dei Campi Flegrei, ancora oggi in gran parte pre fillosseri (a piede franco).

Il terzo cassetto chiave dell’azienda è sicuramente l’habitat vulcanico. I Campi Flegrei sono una delle terre vulcaniche più interessanti a livello mondiale e da tempo esprimono una vocazionalità vitivinicola indiscussa, ma è stato grazie ad aziende come Astroni che queste potenzialità si sono manifestate in maniera concreta. Ma da Astroni l’identità vulcanica non è racchiusa “solo” nei vini, ma anche sul fronte enoturistico. La visita aziendale, infatti, trova proprio nell’area che si affaccia sul cratere Astroni, il momento più importante. Precisamente in quell’area è stata allestita in maniera permanente una penisola didattica contente pannelli illustrativi riguardanti la storia e le caratteristiche del territorio e, ovviamente, delle vigne che ne sono parte integrante fin dai tempi più lontani.

Sicuramente Astroni rappresenta un eccellente esempio di enoturismo capace di esaltare al meglio le peculiarità di un territorio. La narrazione che Cristina Varchetta, quarta generazione e responsabile accoglienza, ci ha donato accompagnandoci tra le vigne e la cantina è stata sempre coerente al fine di poter spiegare il nesso fondamentale tra quel loro sito produttivo unico e i vini che realizzano.

E quando arrivi alla degustazione finale, dopo un racconto così chiaro ed esemplificativo, i vini ti sembra di averli già assaggiati e apprezzati ancor prima di metterli al naso e in bocca.

Quando avviene questo significa che si è riusciti a costruire lo storytelling enoturistico corretto.


Le persone che ci hanno accompagnato

Ha dell’incredibile pensare di essere nel cuore di un vulcano, con una vegetazione rigogliosa ed una viticoltura a dir poco eroica strappata all’area metropolitana di Napoli.

E altrettanto eroica è Cristina Varchetta, quarta generazione e responsabile accoglienza, che ci accoglie sotto il cocente sole di mezzogiorno e ci accompagna a visitare i vigneti. E dopo pochi minuti ci racconta che è in convalescenza per un piccolo intervento fatto il giorno prima: la forza delle donne con spirito partenopeo!

Cristina ha 30 anni, un sorriso pulito e contagioso, e ad ogni parola ci incanta trasmettendoci tutto il suo amore per l’azienda di famiglia e per il suo territorio. Ci ha regalato una presentazione da manuale in pochi minuti con ritmo spigliato e sicuro e, quando le ho fatto i complimenti, mi ha confessato di essere sempre stata molto timida e di non essere mai riuscita a parlare in pubblico con disinvoltura fino a pochi anni prima.

“Mi hanno aiutato tanto i master ed i corsi di formazione”, ci dice Cristina. A dimostrazione che lo studio, con approfondimenti sia hard che soft, è sempre una chiave strategica per poter svolgere al meglio le proprie mansioni.

Cristina è concentrata in quello che lei definisce il “fattore U”, la componente umana che le impone di mettere il visitatore al centro dell’esperienza, a partire da piccoli dettagli come offrire subito dell’acqua, fino ad arrivare a conoscere il vissuto degli enoturisti.

Ed è per questo che ogni sua visita è diversa dalle altre. “Siamo immersi in uno stile di vita spesso effimero e virtuale: io invece approfitto quando mi trovo delle persone davanti per poter creare una relazione vera”. Brava Cristina, ci hai convinto!

Ad accoglierci ad Astroni c’erano altri due membri della famiglia: Gerardo Vernazzaro, agronomo ed enologo, ed Emanuela Russo, che in 10 minuti ci ha cucinato uno dei migliori spaghetti al pomodoro mai mangiati. Una famiglia sana e complice, che ci ha fatto vivere due ore immersi nella condivisione.

Informazioni su enoturismo:

  • Azienda

    Cantine Astroni
  • Orari

    Lun-Sab 10.30-18.00
  • Indirizzo

    Via Sartania, 48, 80126 Napoli NA

  • Contatti

    E-mail: info@cantineastroni.com

    Tel: +39 3501690363

  • Accoglienza

    Offre servizio di ristorazione

  • Attività proposte

    Picnic, paintwine su evento