Era nato come un progetto di archeo-enologia, ma si è evoluto nel tempo anche come un ottimo esempio di accoglienza enoturistica.
Sto parlando di Feudo Antico, l’azienda nata nel 2004 e facente parte di un nome storico della cooperazione abruzzese, la Cantina Tollo.
All’inizio doveva essere un progetto sperimentale per rivitalizzare le coltivazioni autoctone, a partire dai classici abruzzesi Montepulciano, Pecorino e Passerina, inseriti in una delle denominazioni più piccole del nostro Paese, la docg Tullum, racchiusa esclusivamente nel comune di Tollo in provincia di Chieti.
L’archeologia è stata lo straordinario valore aggiunto del progetto, grazie ai ritrovamenti fatti durante il reimpianto dei vigneti di Pecorino che hanno portato alla luce i resti di un edificio romano, con un’antica cisterna e anfore per la conservazione del vino. A quel punto, i bravi amministratori di Cantina Tollo hanno compreso che Feudo Antico poteva diventare non solo un importante punto di riferimento della vitivinicoltura di qualità abruzzese, ma anche un luogo ideale per sviluppare un progetto di ospitalità enoturistica.
Abbiamo avuto la fortuna di poterci godere la nuova struttura per l’accoglienza che rappresenta uno dei più funzionali luoghi enoturistici che abbiamo visitato durante il nostro tour.
Durante la visita, siamo stati accompagnati, tra gli altri, dal presidente Vittorio Di Carlo. Un esempio molto prezioso per far comprendere come anche in una cooperativa è fondamentale che gli amministratori “mettano la faccia” nella comunicazione, in particolare nell’attività di accoglienza. Dare un volto alle cooperative è un fattore strategico, non bisogna mai dimenticarlo.
Ma Feudo Antico è veramente un luogo speciale: sale degustazione, ampie aree per eventi, oltre alla suggestiva zona archeologica che è stata resa visibile e facilmente visitabile. Il tutto all’interno di una struttura contemporanea resa ancor più affascinante dall’insediamento archeologico.
Feudo Antico rappresenta anche un ottimo esempio di come una grande cooperativa possa creare luoghi totalmente dedicati all’attività di accoglienza, dove si è in grado di “raccontare” meglio i vertici qualitativi di una terra a forte vocazione vitivinicola come il chietino, a partire proprio dall’area di Tollo. È molto importante sottolineare quest’ultimo aspetto in quanto le cooperative non hanno solo un ruolo strategico nell’economia di un territorio e di una denominazione, ma possono diventare anche rilevanti punti di riferimento per quel che concerne l’ospitalità.
Sono fortunatamente molti, oggi, gli esempi virtuosi di cooperative italiane coinvolte nell’attività enoturistica e il progetto di Feudo Antico si inserisce, in maniera assolutamente originale, in questa direzione.
Ma se l’archeologia rappresenta sicuramente un forte appeal ad un target elevato di enoturisti, è sicuramente il progetto enologico di Feudo Antico che rimane un asset portante dello storytelling nell’ospitalità aziendale. Feudo Antico, infatti, rappresenta anche un eccellente esempio di ricerca vitivinicola ispirata anche alla storia di questa terra. In questa direzione, si inserisce, ad esempio, il progetto Inanfora che segue proprio l’ispirazione delle anfore romane ritrovate e ripropone questa antica tecnica di vinificazione in una visione moderna che ha portato ad un utilizzo minimo di solfiti.
Tutto questo assume un fascino speciale nella narrazione che ci è stata fatta durante la nostra visita che ci ha fatto capire, attraverso una bellissima descrizione dell’agronomo Antonio Sitti sotto il tendone di Pecorino, le ragioni che fanno di questa terra uno degli habitat ideali per i vitigni autoctoni abruzzesi. Ed è proprio questo uno dei valori e obiettivi principali del turismo del vino: far comprendere le motivazioni che portano un terroir ad essere vocato a determinate produzioni.
A Feudo Antico ci riescono perfettamente e lo fanno con quella semplicità divulgativa che è alla base per costruire una comunicazione efficace, di quelle che si ricordano nel tempo.
Le persone che ci hanno accompagnato
Entrare in Feudo Antico è uno spettacolo: mare sullo sfondo, un cubo trasparente che si affaccia sul territorio e che nasconde sotto di sé i reperti di una villa rustica romana.
Ma il vero spettacolo è poter chiacchierare con chi arriva da altri settori e che mette a disposizione competenze trasversali per il mondo vino. È questo ciò che porta a Feudo Antico Brunella Di Pentima, responsabile Marketing del gruppo, con cui abbiamo avuto un confronto arricchente. Brunella è arrivata in azienda un paio di mesi prima del lockdown e si è trovata a dover rivedere ogni impostazione precedente senza avere alcuna linea guida consolidata.
Ma non le mancano la grinta e la capacità di assorbire informazioni; ha infatti sfruttato la pausa pranzo per chiederci un nostro parere sull’enoturismo e cosa ci stava piacendo di più del nostro tour. Pochissimi manager ci hanno posto queste domande e le hanno sfruttate come ha fatto Brunella, che ha subito iniziato a rielaborare le informazioni ricevute mettendole a valore per la sua azienda.
La visita in vigneto è stata affidata all’agronomo Antonio Sitti che ci ha raccontato la storia e la vocazionalità di un territorio rendendo chiaro il legame tra terroir e vino ed evitando tecnicismi esasperati.
Per la degustazione ci siamo fatti accompagnare dal giovane enologo Daniele, con un’esperienza internazionale in Nuova Zelanda e Australia che gli ha consentito di accelerare il processo di conoscenza del vino. Daniele ci ha dimostrato che c’è davvero una nuova generazione di enologi capaci di abbinare competenze tecniche a capacità comunicative.
La nostra visita si è conclusa con un confronto con il Presidente Vittorio di Carlo, una persona che da subito l’impressione di autorevolezza e chiarezza di visione. Non è facile essere Presidenti di una cooperativa che è composta da tante anime diverse: diventa importante essere in grado di comprendere i tratti comuni e gli interessi prioritari. E Vittorio ci ha fatto capire di essere un maestro in questo!
Informazioni su enoturismo:
Azienda
Feudo AnticoOrari
Mar. - Sab. 09.00 - 12.00, 15.30 - 19.30Indirizzo
Contrada S. Pietro, 66010 Tollo CH
Contatti
E-mail: m.toracchio@feudoantico.it
Tel: 0871.9625253
Accoglienza
Offre servizio di ristorazione
Attività proposte
Visita con degustazione; visita museo; pernottamento; passeggiata tra i vigneti; wine shop