Conoscevo bene Camilla Rossi Chauvenet, titolare di Massimago (www.massimago.com), a mio parere il più riuscito wine relais in Italia. Per chi dubita del mio parere gli consiglio un bel viaggio nella bella Val di Mezzane in provincia di Verona, per verificare di persona.

Stavamo programmando il nostro tour quando Lavinia mi dice che Camilla sarebbe stata disponibile a farci visitare Masseria Cuturi 1881, la sua ‘nuova’ azienda a Manduria (Taranto). Memore della straordinarietà di Massimago e della personalità di Camilla ci ho messo un secondo a dire ‘assolutamente sì’. E credetemi è stato il ‘sì’ più intelligente che potessi dire.

La visita, anche se sarebbe più corretto dire l’incontro con Masseria Cuturi 1881 è stata una vera e propria folgorazione. Se fosse stata una donna sarebbe stato il classico colpo di fulmine, di quegli incontri in cui il cuore parla prima della razionalità del cervello.

Capisco che quello abbiamo provato io e Lavinia è la stessa cosa che ormai una decina di anni fa ha portato anche Camilla a ‘stravolgere’ la sua vita. Quello che è riuscita a fare, in particolare con il contributo di mamma Lorenza Cracco, come ci tiene a sottolineare Camilla, ha veramente dello straordinario.

Masseria Cuturi, infatti, rappresenta una di quelle strutture che quando la vedi non ti puoi non innamorare ma quando inizi a guardare meglio i particolari, in questo caso anche quelli di natura ‘legale’, ti rendi conto che dovrà sobbarcarsi di un lavoro immane.

Un lavoro che come mi spiega Camilla non è ancora completato e quindi la Masseria appare in una sorta di work in progress. Ma credetemi uno di quei work in progress più affascinanti che mi sia mai capitato di visitare. Vorrei vivere eternamente nel work in progress di Masseria Cuturi 1881 tanto per intenderci.

Non è facile spiegare a parole la bellezza di questo luogo. E questo mi fa pensare come la bellezza, il grande fascino non avrà mai parole sufficientemente efficaci per renderli facilmente percepibili anche a distanza. Le stesse foto, per quanto utili, rischiano di essere insufficienti.

La prima caratteristica che mi viene da evidenziare di questo posto magico è il suo essere assolutamente originale, totalmente al di fuori di quello che oggi è entrato nell’immaginario comune di una masseria.

La gran parte delle masserie, infatti, luoghi sicuramente quasi sempre bellissimi, sono però ben lontane dal fascino unico di Masseria Cuturi. Tutto è diverso, la pianta, la struttura, la disposizione delle stanze, le terrazze, il paesaggio circostante. Ecco, il paesaggio circostante è dominato in gran parte da quella che si può considerare la prima Conca d’oro del Primitivo di Manduria, dove fu piantata la prima barbatella.

Da qui partì tutto. Guardare dalla terrazza sul tetto della Masseria la distesa di verde del vigneto che arriva fino a confondersi con il blu del mare Ionio sullo sfondo ha semplicemente dell’incredibile.

È vero che continuo a esaltare i grandi paesaggi vitati e rurali in cui ci stiamo imbattendo in questo Viaggio nel vino italiano, ma che ci posso fare? È la realtà. E ogni volta il tiro si alza, come se ci fosse una sfida in atto tra chi ‘possiede’ il paesaggio più suggestivo. Ma tutta questa bellezza non sarebbe completa se a darle la giusta cornice, la corretta luce, non ci fosse una donna come Camilla: non ci ha accompagnati a visitare lasua Masseria, ci ha letteralmente trasportati all’interno del suo sogno.

Dico la verità, non mi era mai capitato nulla di simile. Tante volte mi sono imbattuto in storie di aziende che testimoniano la capacità di donne e uomini di trasformare sogni in realtà, ma quello che è riuscita a trasmetterci Camilla è stato veramente unico.

A partire dalla condivisione delle tante difficoltà incontrate, e non ancora del tutto terminate (ma finiscono mai gli ostacoli quando i sogni sono così belli e grandi?) per realizzare un progetto così peculiare, importante, fantastico. Camilla non ha nascosto nulla e ha fatto benissimo perché così è riuscita a dimostrare in maniera autentica lo straordinario sforzo che si deve mettere in campo per consentire poi a tutti coloro che sono venuti e verranno a Masseria Cuturi 1881, di godere di un luogo così prezioso.

È molto importante riuscire a far percepire anche il backstage di un sogno perché questo non solo arricchisce la comunicazione ma rende più vero un luogo, un prodotto, un servizio.

Ascoltando la storia di Masseria Cuturi prima dell’arrivo di Camilla, mi vengono in mente quelle favole che narrano di castelli sotto la condanna di un incantesimo, poi arriva una principessa e l’incantesimo si scioglie riportando il maniero ai suoi fasti migliori.

Oggi Masseria Cuturi 1881 è già più cose. Oltre al versante Relais (rappresentato da una decina di stanze ma destinate ad aumentare, ci spiega Camilla), la Masseria sta regalando già nel presente vini molto interessanti a partire dal Tumà, un eccellente Primitivo, finalmente realizzato privilegiando la bevibilità alla potenza, dedicato a don Tommaso Schiavoni, nobiluomo che per primo piantò le barbatelle di Primitivo a Manduria, proprio nella Conca d’Oro di Masseria Cuturi.

Questa volta andarsene è veramente durissima e non aiuta nemmeno fermarsi a una breve visita al Cuturino, un altro ‘piccolo’ sogno realizzato da Camilla.
Ma questa è un’altra storia.


Che cosa abbiamo imparato da Camilla Rossi Chauvenet

Ho conosciuto Camilla circa 10 anni fa ascoltando una sua intervista in cui raccontava l’impostazione di enoturismo e di accoglienza nel Wine Resort Massimago a Verona. Già in quella intervista avevo intuito la tempra di Camilla e la sua impostazione con idee
molto chiare. Non potevo quindi perdere l’occasione di vederla a Masseria Cuturi, per capire quello che è diventato il suo regno pugliese e la sua fonte di energia.

La mia domanda voleva essere solo una: “ma chi te l’ha fatto fare Camilla, dopo tutte le soddisfazioni (e l’impegno) che avete a Massimago, di iniziare da capo nella parte opposta dell’Italia?”.

Siamo arrivati e Camilla era sulla terrazza che filmava il nostro ingresso trionfale e già vedendola lassù ho capito il suo legame con quella terra e ho capito che la mia domanda era assolutamente inutile.

Da Camilla ho imparato che cosa significa dedicare tutte le energie a un progetto e viverlo come una estensione di sé, senza più considerarlo un lavoro ma come uno stile di vita. Ho anche capito quanto è vero che ogni successo ha dietro un duro lavoro.

Se incontri Camilla a una fiera, potresti pensare che la vita le abbia regalato tutto, ma basta vederla integrata nella sua azienda per capire quanto lavoro, quanti sacrifici e quanta dedizione servono per mantenere magica una delle masserie più autentiche di Puglia.

Informazioni su enoturismo:

  • Azienda

    Masseria Cuturi
  • Indirizzo

    SP137, 74024 Manduria TA

  • Contatti

    Tel. 327 5413956
    E-mail: welcome@masseriacuturi.com