Il Panel Audiwine è un progetto nato dalla collaborazione tra Wine Meridian e UniExportManager curato da Alessandro Satin, che ha come focus l’analisi dei cambiamenti che avvengono nei mercati vinicoli internazionali attraverso l’esperienza diretta degli Export Manager di settore.
Un osservatorio esclusivo che, attraverso l’utilizzo di un questionario mensile, permette di raccogliere contributi e dati che forniscono un quadro autentico, tangibile e concreto, basati sulle considerazioni di chi è coinvolto quotidianamente nelle dinamiche commerciali ed economiche. I risultati di queste analisi consentono di condividere sfide ed opportunità presenti sui mercati del vino internazionali.
Le testimonianze dirette degli Export Manager che da Gennaio 2021 si sono iscritti al nostro Panel, rappresentano una delle modalità più efficaci per conoscere, monitorare ed analizzare gli andamenti del mercato export.
Uno strumento che, partendo dai dati acquisiti, permette di prefigurare i possibili mutamenti e sviluppi del vino italiano nei mercati internazionali, in grado di fornire un quadro solido e credibile ad una ampia platea di professionisti.
La possibilità di avere un riscontro rispetto agli andamenti dei volumi, alle variazioni dei prezzi medi e dei quantitativi, alle trasferte sui mercati esteri, agli eventi B2B, alle degustazioni online con i clienti, ai mercati più attivi (solo per fare alcuni esempi), diventa fondamentale nel quadro di una altalena pandemica che sta investendo il settore vino in maniera considerevole.
Ogni mese andremo a verificare ed esaminare le risposte fornite dagli Export Manager, fornendo un report aggiornato delle tendenze rilevate in relazione al mese precedente.
Analisi dati – Gennaio 2022
In riferimento al mese di gennaio 2022, il primo dato che emerge è relativo alla valutazione generale dell’attività rispetto al mese precedente (entrate lorde, ore fatturate o altri parametri che indicano l’attività svolta).
Diminuisce del 20,5% la percentuale degli Export Manager che registrano una crescita della propria attività, il 37,5% del campione rispetto al 58% di dicembre 2021, un indice da tenere in considerazione, dato che si tratta della percentuale più bassa da aprile 2021.
C’è da sottolineare anche l’ulteriore aumento del dato relativo ai professionisti che registrano una flessione della propria attività (+10%), dal 21% di dicembre 2021 si passa al 31% di gennaio 2022, il dato più preoccupante e alto da quando abbiamo iniziato l’indagine Audiwine nel gennaio 2021.
Di conseguenza aumenta (+10%) anche la percentuale dei manager che registrano una attività generale invariata (31%), erano il 21% a dicembre.
Per quanto riguarda i volumi mossi, aumenta ancora il dato di coloro che evidenziano una flessione dei volumi (+12%), si passa dal 32% di dicembre 2021 al 44% di gennaio 2022. Un dato negativo che conferma la tendenza negativa già rilevata il mese precedente, in linea con la valutazione generale dell’attività evidenziata dagli export manager.
In flessione anche la percentuale di coloro che affermano di aver mosso volumi superiori (31%), in diminuzione del -22% rispetto al mese precedente (53%).
Naturalmente aumenta la percentuale del campione che dichiara che i volumi mossi sono rimasti invariati, dal 16% di dicembre si passa al 25% di gennaio(+9%).
I risultati positivi relativi ai nuovi clienti B2B ed ai contatti con potenziali nuovi acquirenti, ci regalano una boccata d’aria.
Il 53% dichiara di aver attivato nuovi clienti B2B nel mese di gennaio, il mese precedente il dato si era attestato al 32%, si tratta quindi di una importante incremento del 21% che riequilibra il mese precedente, peggior risultato del 2021.
Di conseguenza si abbassa (-21%) la percentuale dei manager che dichiarano di non aver attivato alcun nuovo cliente B2B, si passa dal 68% del mese di dicembre al 47% del primo mese del 2022.
In leggera salita il dato relativo ai contatti con potenziali nuovi acquirenti: dal’89,5% di dicembre 2021 si passa al 94% di gennaio 2022.
Diminuisce (-4,5%) il dato riferito ai nuovi inserimenti SKU su clienti che già acquistavano, il 37,5% risponde positivamente rispetto al 42% del mese precedente. Aumenta proporzionalmente la percentuale dei professionisti che sottolineano di non aver inserito alcun nuovo SKU.
A gennaio gli Export Manager rilevano che la ricerca di prezzi medi più alti da parte dei clienti è diminuita del -10%, dal 26% di dicembre al 16% di gennaio. La maggior parte dei clienti non hanno ricercato variazioni di prezzo medio, lo dichiara degli intervistati, il 59% rispetto al 47% del mese precedente. La ricerca di prezzi medi verso la fascia bassa è rimasta pressoché invariata, dal 26% di dicembre al 25% di gennaio.
Per quanto riguarda le variazioni nel quantitativo per ordine richiesto dai clienti, i dati non sono positivi.
Solo il 12,5% degli Export Manager dichiara che c’è stato un effettivo aumento dei quantitativi. Questo dato è inferiore del 13,5% rispetto al mese precedente, in cui il 26% aveva registrato un aumento. La gran parte dei professionisti (50%) dichiara di non aver registrato alcuna variazione rispetto al mese antecedente, era il 63% il mese precedente.
Ma il dato più preoccupante riguarda il campione che afferma di aver notato una flessione del quantitativo per ordine, si passa dal 10,5% di dicembre al 37,5% di gennaio, un incremento del 27%.
In ulteriori discesa (-31%) il dato degli Export Manager che dichiarano di essersi recati all’estero nell’ultimo mese, in dicembre la percentuale era del 37%, in gennaio si passa a 6%. Un dato abbastanza allarmante, anche se il periodo natalizio ha senz’altro influito.
Il dato è in leggera crescita rispetto a dicembre per quanto riguarda le trasferte previste per i prossimi tre mesi (+2%), l’81% del campione risponde che si recherà all’estero nell’arco di 3 mesi, era il 79% il mese precedente. Una tendenza che dimostra fiducia per il 2022.
L’utilizzo di strumenti online torna a scendere (-9%), a gennaio gli Export Manager che hanno partecipato a qualche evento rilevante B2B online, passano dal 37% di dicembre al 28% di gennaio.
Naturalmente aumenta in proporzione la percentuale di coloro che a gennaio non hanno partecipato a nessun evento B2B online rilevante: sono il 72%; erano il 63% a dicembre.
A gennaio gli export manager dichiarano di aver partecipato a più degustazioni online con clienti o potenziali acquirenti rispetto al mese antecedente, il 34% contro il 31% di dicembre, ossia il 3% in più.
Nonostante i dati negativi relativi alla crescita della propria attività, la percezione degli Export Manager rispetto all’andamento dei prossimi 3 mesi è nettamente più positiva rispetto al dato rilevato nell’ultimo trimestre del 2021.
In gennaio il 59% si dichiara ottimista rispetto al 52% di ottobre, al 30% di novembre ed al 21% di dicembre 2021.
In diminuzione i pessimisti (-8,5%), solo il 28% prevede che la situazione rimarrà stabile nei prossimi 3 mesi, erano il 32% nel mese precedente.
L’incertezza che sembrava regnare sovrana a dicembre 2021 sembra essersi dissolta come neve al sole: il dato di coloro che affermano di non sapere come sarà l’andamento nel primo trimestre 2022, passano dal 26% allo 0%. Gennaio 2022 sembra aver ridato sicurezze e prospettive ai professionisti dell’export.
Dal mese scorso abbiamo ulteriormente implementato la nostra ricerca, chiedendo agli export manager del nostro panel quali siano i mercati apparsi più attivi nel mese di gennaio 2022. Le risposte potevano essere più di una.
Il dato più rilevante riguarda il riequilibrio dei risultati rilevati in dicembre. Si ridimensiona la percentuale dei professionisti che identificano l’Europa Centrale come il mercato più attivo, era il 74% a dicembre, a gennaio 2022 il dato si attesta al 45%. Aumenta in particolare la percezione positiva dei mercati scandinavo (+13%) e cinese (+14%). Il dato interessante è l’aumento delle aspettative rispetto al mercato cinese. A dicembre solo il 5% degli export manager intervistati indicava il Paese del Dragone come un mercato attivo, il dato a gennaio si attesta al 19%, un incremento del 14%.
Il Regno Unito perde posizioni, solo il 19% degli intervistati ritiene questo mercato particolarmente attivo in questo momento, la percentuale era del 37% in dicembre.
In conclusione, abbiamo chiesto agli export manager di indicarci quali siano i mercati in cui hanno notato un maggior sviluppo delle attività commerciali nel mese di gennaio 2022 (più risposte possibili).
Gli Stati Uniti rimangono ai vertici delle preferenze, anche se in flessione (-5%) rispetto al mese precedente, il 48% degli intervistati dichiara di aver notato uno sviluppo delle attività commerciali in questo mercato, era il 53% a dicembre.
Il Nord Europa si ridimensiona visibilmente, passando dal 63% delle preferenze a dicembre al 32% di gennaio 2022.
I professionisti sottolineano la crescita (+21%) del mercato import cinese, si passa dal 5% delle preferenze a dicembre 2021 al 26% a gennaio 2022.
Come iscriversi
L’iscrizione è totalmente gratuita, così come la partecipazione alla presentazione e puoi iniziare già a rispondere alle domande di questo mese al seguente link:
https://winemeridian.activehosted.com/f/15