Nel contesto delle dinamiche politico-economiche in corso in Finlandia, il panorama dell’industria degli alcolici potrebbe subire una potenziale rivoluzione. Il Governo di centro-destra attuale ha messo in moto una serie di cambiamenti che potrebbero portare alla fine del monopolio statale sull’alcol e alla trasformazione della Finlandia in un paese produttore di vino. Questa nuova direzione potrebbe avere impatti significativi sull’economia, sulla cultura e sul mercato dell’alcol nel paese scandinavo.
Il Governo finlandese, in discontinuità rispetto alla precedente politica di controllo sul commercio e sulla vendita di alcolici, sembra ora propenso a liberalizzare il mercato.
Secondo quanto riporta Yle, la radiotelevisione di Stato finlandese, il Paese sta cercando di ottenere lo status di Paese produttore di vino all’interno dell’Unione Europea. Questa mossa è supportata dalla proposta presentata nell’agosto 2022 dall’Associazione dei produttori di vino finlandese (Viininkasvattajat ry) al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste.
Liberalizzazione vendite di alcolici nei supermercati
Un aspetto cruciale di questa liberalizzazione riguarda la vendita di vini nei supermercati. Attualmente, i vini con un contenuto alcolico superiore all’8% possono essere venduti solo attraverso il monopolio statale denominato Alko. Tuttavia, secondo Kari Latvus, capo dell’Associazione dei produttori di vino, il governo sta valutando la possibilità di consentire la vendita di tali vini anche nei supermercati privati. Questo rappresenterebbe un passo significativo verso la decentralizzazione della distribuzione dell’alcol nel Paese.
Questa novità potrebbe chiaramente segnare il declino dell’influenza di Alko sulla distribuzione di alcolici nel Paese.
Identità e sussidi
C’è anche una questione di identità e sussidi legata a questa transizione. Durante l’adesione all’UE nel 1995, la Finlandia ha scelto di non definirsi un paese produttore di vino, al fine di accedere a specifici sussidi destinati agli stati agricoli del Nord Europa. Tuttavia, ora che i sussidi non sono più condizionati dalle regole di Bruxelles, il Paese sta considerando seriamente l’opzione di cambiare status e identificarsi come Paese produttore.
Nuove opportunità: cambiamenti climatici e nuove varietà
Gli operatori dell’industria vinicola finlandese sono cauti ma ottimisti. Secondo l’Associazione dei produttori di vino, la maggior parte dei produttori preferisce attualmente i vini a base di frutta, data la sfida rappresentata dal clima e dalle restrizioni legali per la produzione di vino da uva di alta qualità. Tuttavia, i cambiamenti climatici e lo sviluppo di nuove varietà adattate al freddo, potrebbero aprire nuove opportunità.
È importante sottolineare che questo processo non sarà immediato. Kari Latvus, capo dell’Associazione dei produttori di vino, prevede che potrebbero passare almeno dieci anni prima che la Finlandia possa immettere sul mercato vini di una certa qualità. Tuttavia, la prospettiva di produrre vini spumanti e rosati di alta qualità potrebbe rivelarsi un’opportunità redditizia nel lungo periodo.
Crisi politica
Inoltre, la situazione politica finlandese aggiunge ulteriore incertezza. La coalizione di Governo, composta da partiti conservatori e di estrema destra, sta affrontando scandali che mettono in discussione la sua stabilità.
Come riporta Euronews, a luglio il Governo finlandese è stato travolto dall’ultimo di una serie di scandali dopo che sono riemersi vecchi commenti postati su un forum di estrema destra, presumibilmente scritti dalla leader del partito “Veri finlandesi”, Riikka Purra. Purra è Ministro delle Finanze finlandese, a capo di uno dei quattro partiti che compongono la coalizione di governo guidata dal primo ministro Petteri Orpo del Partito di coalizione nazionale.
Il destino di questi piani di liberalizzazione potrebbe essere influenzato dalle difficoltà e dagli scandali che stanno coinvolgendo la compagine governativa attuale.
La Finlandia sta affrontando un potenziale punto di svolta, la liberalizzazione della distribuzione di vini e la possibilità di diventare un paese produttore di vino potrebbero avere impatti significativi sulla cultura, sull’economia e sull’industria vinicola finlandese. Tuttavia, questi cambiamenti non saranno privi di sfide e incertezze, e solo il tempo dirà come si evolverà la situazione nel Paese scandinavo.