L’India, nonostante la sua ricca storia e tradizione, è stata a lungo una regione inesplorata per il vino. Tuttavia, negli ultimi anni, questa antica nazione ha cominciato a scoprire il mondo del nettare di Bacco.

Sonal Holland MW, una figura di spicco nell’industria del vino in India, è una delle voci più autorevoli quando si tratta di analizzare il mercato del vino nel Paese. Essendo la prima Master of Wine (MW) dell’India, ha fatto molto per promuovere la cultura del vino e l’educazione enologica nel Paese. In un’intervista recente, apparsa su Meininger’s International, Holland ha condiviso la sua esperienza e la sua visione del settore.

L’inizio di un viaggio straordinario

Sonal Holland MW ha iniziato il suo viaggio nel mondo del vino circa 16 anni fa, in quel periodo l’India non aveva esperti di vino qualificati e Holland intravide un’enorme opportunità in questo vuoto.

Successivamente intraprese un percorso di formazione che la portò a Londra, dove si iscrisse al Wine & Spirit Education Trust (WSET), dato che all’epoca non c’erano opportunità di formazione simili in India. Fu durante questo periodo che sviluppò una passione per il vino e si rese conto di avere un talento innato per la comunicazione. Questo la spinse a perseguire il sogno di diventare la prima Master of Wine dell’India, un obiettivo che portò a compimento nel 2016, dopo dieci anni di studio intenso.

Holland ha investito il suo tempo ed energie nel trasformare il panorama del vino in India, lavorando per aumentare la conoscenza del vino e la qualità del servizio. La sua esperienza come Master of Wine le ha permesso di alzare l’asticella e di portare gli standard indiani ai livelli globali.

Un mercato in evoluzione: sfide e opportunità

Tuttavia, il mercato del vino in India non è privo di sfide. Una delle principali sfide è rappresentata dalle restrizioni normative e dalle imposte sulle bevande alcoliche, che variano a livello nazionale e locale. Queste imposte hanno storicamente favorito i vini economici, rendendo difficile l’accesso ai vini di alta qualità. Ma c’è ottimismo riguardo al futuro, grazie all’Accordo di Cooperazione Economica e Commerciale tra India e Australia (ECTA) e i futuri accordi di libero scambio con il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Unione Europea che potrebbero ridurre i costi dei vini importati in India.

Un’altra sfida per gli esportatori di vino è la necessità di registrare ciascuna etichetta in ogni Stato indiano, una procedura costosa e complicata. Tuttavia, secondo Holland il Governo indiano sta riconoscendo il potenziale a lungo termine del settore e sta adottando politiche progressive per sostenere la crescita del vino.

Il futuro luminoso del vino in India

Nonostante queste sfide, Holland vede un futuro luminoso per il vino in India. L’educazione sul vino svolgerà un ruolo chiave nel plasmare le preferenze dei consumatori e nell’alzare gli standard dell’industria. Attualmente la maggior parte del vino consumato in India è di produzione domestica, ma si prevede che i vini importati guadagneranno sempre più terreno.

Un altro aspetto interessante è il crescente ruolo delle donne nel mercato del vino in India che rappresentano quasi il 50% della popolazione indiana. Le donne indiane stanno sempre più scegliendo il vino per la sua immagine elegante e salutare e ciò sta contribuendo a cambiare le dinamiche sociali legate al consumo di alcol.

Oltre alle principali città come Mumbai, Delhi e Bangalore, il mercato del vino si sta espandendo anche in città di seconda fascia in tutta l’India. L’industria dell’ospitalità sta crescendo in queste città, aprendo nuove opportunità per il settore.

In definitiva, il mercato del vino in India sta vivendo una trasformazione notevole, passando da una promettente nicchia a un settore sempre più lucrativo. L’apporto di pionieri come Sonal Holland MW sta aiutando a plasmare questo futuro brillante.

Il futuro del vino in India sembra promettente e invitante, nel prossimo decennio ci aspettiamo di vedere una crescente diffusione della cultura del vino in tutto il Paese, con una maggiore domanda di vini di alta qualità e una maggiore partecipazione delle donne nel mercato.