Regionalizzare l’esportazione è una strategia vincente per penetrare un mercato frammentato come quello statunitense, e i territori del sud degli Stati Uniti si prestano perfettamente per avviare questa strategia. Sono infatti territori che, al contrario di California o New York, non presentano ancora un mercato saturo del vino; un’opportunità preziosa per gli imprenditori italiani, come è emerso nel recente incontro con B.Connected dedicato al mercato del Texas.

Alla sessione ha preso parte Maurizio Gamberucci, vicedirettore della Camera di Commercio Italia-America in Texas, che promuove istituzionalmente le aziende italiane nel mercato in questione. Texas, Louisiana, Arkansas and Oklahoma sono Stati del sud spesso sconosciuti agli imprenditori italiani, ma rappresentano invece un territorio estremamente interessante per le aziende, con potenzialità da valutare con attenzione.

In termini generali, si può valutare se una zona è promettente per l’export di vino in base ad alcune variabili, quali l’alto potere d’acquisto dei consumatori, il trend in crescita per il consumo di prodotti italiani e un mercato non saturo. Il mercato del Texas risponde a tutte e tre le caratteristiche.

Parliamo infatti di uno Stato con 29 milioni di abitanti, in cui i salari sono alti e il costo della vita è significativamente basso rispetto agli altri Stati USA. Si tratta quindi di un candidato ideale per l’esportazione, anche grazie ad il suo crescente interesse nei confronti del vino italiano.

Jeremy Parzen, dal suo punto di vista di wine expert e marketing consultant, ci ha spiegato quali peculiarità presenta il mercato del vino in Texas rispetto a piazze più consolidate negli Stati Uniti.

A New York ci sono 2000 importatori e distributori di vino; ogni sommelier o ristoratore riceve un numero elevatissimo di mail al giorno. In Texas il vino italiano è arrivato diversi anni dopo rispetto agli altri stati e oggi gli importatori che a Houston si occupano di vino italiano sono 2. Questo Paese si rivela quindi un’opzione interessante per chi non ha ancora trovato un varco negli USA.

La migrazione degli americani nel Texas negli ultimi anni è stata altissima: la politica economica texana è stata lungimirante e oggi Houston e Austin sono le città più in crescita, grazie al grande afflusso di persone interessate a vivere qui. Houston è una meta per chi vuole investire, e, ancora oggi, vengono aperti molti ristoranti italiani. Il vino italiano, peraltro, non è limitato ai menu italiani, ma è abbinabile anche ad altri contesti gastronomici, fa quindi ormai parte della cultura locale.

Il segreto del successo in questo mercato è molto legato alla creazione di un rapporto personale con i potenziali acquirenti: recarsi personalmente sul posto e stringere la mano a ristoratori e sommelier, si rivela la strategia vincente in quanto permette, prima ancora di rivolgersi a un distributore, di presentarci come un candidato più interessante, in quanto in possesso di un portafoglio clienti già avviato, alcuni dei quali possono svolgere il ruolo di ambasciatori del brand aziendale.

I trend di consumo

Il consumatore texano apprezza soprattutto il vino rosso, ma bianchi e bollicine continuano a crescere.
I vini californiani sono molto forti in Texas. Per quanto riguarda l’Italia, i territori più gettonati sono quelli più conosciuti, in primis: Toscana, Piemonte e Veneto. Prosecco e Amarone, per fare degli esempi, sono particolarmente apprezzati.

Cantine di altre zone d’Italia dovranno forse faticare un pò di più per farsi notare da consumatori e operatori del settore, che non hanno ancora una conoscenza vasta e consolidata del vino italiano, ma è un mercato che presenta tutti gli ingredienti per riservare soddisfazioni.