Il Regno Unito, uno dei più preziosi e influenti mercati del vino al mondo, ha subito gravi scossoni negli ultimi anni. Diverse ragioni, tra cui la crescente concorrenza da parte di altri Paesi e gli effetti della Brexit, hanno contribuito alla perdita di prestigio come mercato di esportazione di vini. L’ulteriore minaccia arriva sotto forma di un nuovo regime fiscale, che potrebbe rendere ancora meno attraente il Paese per gli esportatori.

Il Governo del Regno Unito ha annunciato l’introduzione di un nuovo sistema di tassazione delle bevande alcoliche, pianificato a partire dal 1° agosto 2023, che prevede un’ulteriore complicazione del regime fiscale esistente. La cosiddetta “semplificazione” introdurrà una scala mobile basata sulla gradazione alcolica dei vini, sostituendo il sistema attuale che prevede imposte fisse di £2,23 ($2,92) per tutti i vini fermi e di £2,86 ($3,50) per gli spumanti.

Per i vini con una gradazione alcolica particolarmente bassa, l’aliquota diminuirà, ad esempio, un vino con un grado alcolico di 8,5% avrà una tassazione inferiore a quella attuale di £0,41 ($0,54), mentre per quelli con una gradazione tra il 10,5% e il 15% l’imposta aumenterà progressivamente, da £0,01 per i vini al 10,5% fino a £0,88 ($1,15) per vini al 15%.

I vini liquorosi e quelli con una gradazione alcolica superiore saranno ancora più penalizzati, le accise saliranno considerevolmente. Ad esempio, con la riforma l’aliquota attuale di £2,98 ($3,91) per un vino Porto (con gradazione al 20%) raggiungerà £4,70 ($6,15), ben £1,72 in più.

L’unica notizia positiva riguarda lo Champagne ed i vini spumanti che rappresentano circa una bottiglia su otto importate nel Regno Unito: l’imposta diminuirà leggermente (£0,19), da £2,86 ($3,76) a £2,67 ($3,50).

Un ulteriore step è previsto per il 1° febbraio 2025, quando alcune aliquote diminuiranno nuovamente, mentre altre aumenteranno. Questo complicato sistema fiscale crea confusione e incertezza tra gli esportatori e i produttori di tutto il mondo che vorrebbero entrare o continuare a vendere il proprio vino sul mercato del Regno Unito.

Secondo l’analisi di Gavin Quinney, noto produttore britannico di Bordeaux e commentatore sui social media, il nuovo regime fiscale avrà un impatto significativo sul prezzo finale delle bottiglie di vino vendute nel Regno Unito. Il peso fiscale su una bottiglia da £5 ($6,55) rappresenterà il 70% del prezzo, mentre su una bottiglia da £8 ($10,47) il peso dell’imposta sarà del 50%.

Il declino del mercato del vino nel Regno Unito ha colpito duramente i rivenditori specializzati, con migliaia di negozi chiusi negli ultimi decenni. Al culmine della sua popolarità, il Regno Unito aveva più di 4.000 negozi di vini specializzati, ma oggi ne restano solo circa 1.000. Questa riduzione del numero di rivenditori specializzati ha reso più difficile per gli esportatori trovare punti vendita per i loro vini.

Quinney teme che il nuovo sistema fiscale renderà difficile per i negozi indipendenti vendere vini a prezzi competitivi, il che potrebbe portare a ulteriori chiusure e a un ulteriore impoverimento del mercato vinicolo nel Regno Unito. Se combiniamo le stime di Quinney con i dati di mercato di Nielsen, emerge che circa il 95% dei vini venduti nel Regno Unito lascia all’azienda produttrice un margine inferiore a $2,09 per 75cl, escludendo l’imballaggio.

Il governo britannico sostiene che il nuovo regime fiscale è una scelta voluta e potrebbe portare a un aumento delle entrate. Tuttavia, alcuni esperti, tra cui Quinney, mettono in dubbio questa affermazione, sostenendo che il nuovo sistema genererà meno entrate rispetto al regime fiscale attuale.

Inoltre, l’aumento delle imposte sul vino si aggiunge alle preoccupazioni riguardanti l’inflazione alimentare ancora in aumento e il raddoppio delle rate ipotecarie per molti cittadini. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sui consumatori, mentre gli esportatori dovranno affrontare un mercato sempre più difficile e incerto.

Per molti produttori di vino in tutto il mondo, l’esportazione nel Regno Unito ha rappresentato una ambizione ed un obiettivo rilevante. Tuttavia, con il declino del mercato e l’introduzione di nuove tasse, questa spinta potrebbe essere messa a dura prova. Solo il tempo dirà come si evolverà la situazione e se il mercato del Regno Unito potrà aumentare o diminuire l’attrattiva per gli esportatori di vino.