In Italia, l’uso delle lattine nel settore vinicolo è ancora poco diffuso, ma a livello globale ha già ottenuto un successo significativo. Nel 2021, il mercato del “canned wine” ha raggiunto un valore di 235,7 milioni di dollari e si prevede un tasso di crescita annuale del 13.2% tale da raggiungere i 571,8 milioni di dollari entro il 2028.
Il vino in lattina sta silenziosamente passando da prodotto di nicchia a segmento rilevante del mercato vinicolo, specialmente nei paesi anglosassoni: USA e Regno Unito sono attualmente i leader di questo mercato.
Le soluzioni di packaging alternative come le lattine presentano diversi vantaggi:
- sono altamente riciclabili,
- si raffreddano prima,
- proteggono meglio il vino dalla luce,
- sono inerti (non scambiano sostanze con il vino),
- sono leggere e compatte (consentendo un risparmio consistente nello stoccaggio e nei trasporti),
- sono resistenti,
- hanno una superficie ampia che consente di riportare comodamente tutte le informazioni necessarie in etichetta.
Le sue caratteristiche di sostenibilità soddisfano molti requisiti per le cantine che vogliono ottimizzare il packaging e la logistica, specialmente visti l’aumento di costi e i ritardi nell’approvvigionamento del vetro.
Gli stessi consumatori sono disposti a spendere di più per un packaging sostenibile. Il vino in lattina è comodo e maneggevole, include porzioni standard pronte da bere, da sole o combinate nella mixology. Risulta quindi comprensibile l’aumento della domanda e questo fenomeno è particolarmente evidente tra i giovani.
Molto del successo di questi nuovi formati dipenderà dall’accettazione del consumatore e dalla consapevolezza che sta comprando comunque vini di qualità.
Per avere successo con il vino in lattina bisogna ispirare fiducia. Si tratta di una novità e le aziende vinicole disposte a questa transizione aumenteranno solo quando i consumatori avranno superato il pregiudizio culturale secondo cui il vino in lattina è di scarsa qualità.
L’accettazione arriverà con un ulteriore aumento della qualità dei vini in lattina, questo formato diventerà un’alternativa affidabile in grado di coesistere con il vetro.
Se il contenuto è fondamentale, altrettanto importanti sono il contenitore e le strategie di comunicazione.
È un dato ormai assodato, i giovani comprano sempre meno vino. I motivi sono vari:
- bottiglie sempre più costose,
- infinite denominazioni che creano confusione,
- difficoltà a ricordare i nomi e l’identità dei brand,
- strategie di vendita e promozione uguali da decenni.
Tutti questi fattori rendono il mondo del vino poco appetibile agli under 50. Il vino in lattina potrebbe essere una soluzione innovativa per attirare un pubblico più giovane, interessato alla sostenibilità, alla praticità e alle novità.
Tuttavia il mondo del vino in Italia è ancora fortemente legato alla tradizione e gli stessi produttori sono restii ad accettare cambiamenti, anche in positivo. Se riusciremo a liberarci dei pregiudizi e a valutare oggettivamente i vantaggi offerti dai mercati esteri, l’Italia – uno dei maggiori esportatori al mondo – potrebbe trarne un vantaggio enorme.