Secondo quanto riportato da Unione Italiana Vini, il nuovo Alcohol Consumption Currency Report di Roy Morgan rivela che oggi in Australia il vino è la bevanda alcolica più popolare tra i consumatori adulti a discapito della birra.
Del 69,3% dei maggiorenni intervistati dalla società di ricerche di mercato di Melbourne il 44,5% ha consumato vino, il 39,1% birra. Il vino è dunque la bevanda più popolare, ma se si leggono i dati relativi ai consumi per volume è ancora la birra ad avere il primato.
L’Australia di quarant’anni fa non beveva vino, ma birra. Il vino era considerato un prodotto per ricchi, elitario e le etichette più economiche, racconta il blog The Wine Gourd, erano quasi imbevibili. Oggi invece è cambiato tutto: il vino è consumato da una percentuale sempre maggiore di australiani e secondo l’OIV, l’Australia è nella Top Ten per il consumo di vino.
Cosa è cambiato? Sicuramente lo stile di vita che, indirizzato a una maggiore qualità del bere e del mangiare, ha creato uno spazio in cui il vino ha potuto avere un suo ruolo. Un altro importante elemento è stato il valore e il riconoscimento della diversità culturale, il patrimonio dei migranti per il quale spesso il vino era parte delle abitudini, e piano piano incluso nelle consuetudini del luogo. Per l’Australia multiculturale, bere vino non era più snob ma perfettamente normale. Infine i Millennials australiani che, rispetto ai coetanei di altre nazionalità, preferiscono consumare vino. Un consumo che passa anche attraverso la cultura, la conoscenza, l’educazione narrata da uomini come James Halliday, scrittore e formatore.
Non va infine trascurato un ultimo particolare, ovvero l’utilizzo del bag in box, un prodotto che deve la sua nascita –avvenuta nel 1965 in Australia – al produttore vinicolo Thomas Angove, che per primo ebbe l’idea di confezionare il proprio vino in sacche, inserite poi in scatole di cartone da mettere in vendita. Uno dei contributi più interessanti dell’Australia all’industria del vino, un’invenzione pratica anche per il trasporto, il prezzo, la sostenibilità, la riciclabilità, non sempre però utilizzata per vini di qualità.