Il vino può essere considerato principalmente una bevanda occidentale, ma i cinesi lo bevono e lo producono in quantità crescenti. 
Il vino francese, italiano, argentino e cileno si vende regolarmente sugli scaffali dei supermercati e la Cina è il sesto più grande consumatore del mondo con 1,24 miliardi di litri all’anno. 
Tuttavia, come ha dichiarato Sui Pengfei, funzionario del Ministero dell’Agricoltura cinese, il consumo pro capite è solo un quarto della media mondiale e c’è un enorme mercato potenziale.

La regione di Ningxia fin dai primi anni ’80, ha sviluppato la propria industria vinicola sulle pendici orientali delle montagne Helan. 
L’area si trova ad una latitudine simile alla regione di Bordeaux in Francia ed è caratterizzata da oltre 200 vigneti con una produzione annuale di 130 milioni di bottiglie, un quarto della produzione del Paese.

Ma i marchi locali non sono stati in grado di tenere il passo con il cambiamento dei gusti dei consumatori nazionali e il loro desiderio di approcciarsi a diverse tipologie e qualità di vino. 
Li Tangbing, funzionario del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione ha sottolineato in una conferenza che negli ultimi cinque anni i vini nazionali hanno perso quote di mercato rispetto ai brands d’oltremare.

Li ha chiarito che la Cina avvierà un progetto pilota nella regione di Ningxia per attrarre investitori stranieri e nazionali e costruire infrastrutture per la produzione, la ricerca e la formazione. Per migliorare la produzione e aumentare la domanda, verranno utilizzati standard internazionali in tutte gli aspetti della produzione: dalle condizioni del suolo alla coltivazione dell’uva e alla fermentazione.

Sui ha dichiarato che il Governo prevede di triplicare l’area di coltivazione dell’uva e di lavorare per un valore di produzione di oltre 200 miliardi di yuan (31,3 miliardi di dollari), con l’obiettivo di trasformare la regione in una zona produttiva “influente” nel contesto internazionale dell’industria vitivinicola entro il 2035. Il Governo inoltre sosterrà finanziariamente gli agricoltori locali.