La situazione nel Regno Unito continua ad aggravarsi a causa dell’emergenza Covid-19 con più di 48.000 contagiati e oltre 4.900 decessi. Inoltre si stanno verificando episodi che palesano l’evidente crisi che sta vivendo il paese, non solo dal punto di vista sanitario ma anche sociale. Emblematici in questo senso sono gli attacchi vandalici ad alcune antenne per la comunicazione cellulare, dovuti alla circolazione in rete di fake news secondo cui la diffusione del coronavirus è correlata all’installazione delle antenne 5G.

Dal punto di vista economico, come riporta il noto portale di settore The Buyer, i settori dell’on-trade e dell’hospitality stanno registrando difficoltà estreme ed i vertici del settore chiedono che il governo adotti misure più urgenti per proteggere i posti di lavoro ed aiutare le imprese.
A questo proposito è interessante approfondire le testimonianze di Troy Christensen, AD di Enotria&Coe e Andrew Bewes, direttore generale di Hallgarten & Novum che dirigono due dei più grandi distributori nazionali di alcolici del Regno Unito.

Troy Christensen, amministratore delegato di Enotria&Coe
Disponiamo di uno strumento finanziario di prestito fiduciario, nella maggior parte dei casi prendiamo in prestito crediti con copertura assicurativa.
Ma non si sa ancora cosa fare alla luce di queste circostanze eccezionali, dato che le normali procedure legali e di riscossione sono state sospese.
Il grande problema per noi e per il settore è che abbiamo venduto molti prodotti con IVA e dazi che ora rappresentano debiti. Purtroppo la maggior parte dei clienti quando questa crisi è iniziata, ha ridotto i pagamenti e si sono fermati dopo che Boris Johnson ha annunciato la chiusura degli esercizi commerciali.
Molti clienti hanno rispedito il prodotto, che è stato sdoganato, causando un ulteriore onere per l’attività con costi aggiuntivi per il reso.
L’esposizione fiscale ucciderà la maggior parte del settore se non ci saranno sgravi.

Se il Primo Ministro impone al settore Horeca di fermarsi, chiedendo comunque che vengano pagate tutte le tasse, ciò si tradurrà in una condanna a morte per molte imprese. In risposta a queste imposizioni, le aziende stanno riducendo il personale, generando ulteriori difficoltà economiche e creando disagio sociale.

Prendiamo ad esempio la Francia. Il Governo francese ha congelato tutti gli oneri per le aziende (contributi, affitti, tasse), quindi, nonostante non vi siano entrate derivanti dal mercato, non vi sono neppure costi.
Questo permette anche alle aziende di mantenere i propri dipendenti.
Il Regno Unito invece offre “prestiti” sostenuti dal Governo per aiutare a pagare le tasse al Governo.

In ogni caso nessun istituto bancario è ancora preparato per il grande programma di prestiti, nessuno sa come funziona, ci vorranno almeno 1-2 mesi prima che tutto sia rodato e a quel punto, sarà troppo tardi.
La maggior parte delle persone ha già un debito con disposizioni che escludono ulteriori prestiti. Inoltre, nessuno sa se le banche straniere saranno incluse in questo processo, il che potrebbe escludere molte aziende che versano già in una situazione difficile.
Abbiamo bisogno di sgravi fiscali a lungo termine, questo è il modo più rapido per aiutarci a mantenere i nostri dipendenti ed a pianificare il futuro.

Andrew Bewes, direttore generale di Hallgarten & Novum
L’emergenza Covid-19 si evolve di giorno in giorno ed è fondamentale che restiamo uniti come settore e sosteniamo il più possibile i nostri partners.
Noi ed i nostri clienti siamo sulla stessa barca e stiamo cercando di trovare assieme una via d’uscita da questa situazione, proteggendo il più possibile i nostri dipendenti.
In questa fase è tutta una questione di denaro contante con l’obiettivo di bilanciare il nostro sostegno ai clienti, la garanzia dei loro pagamenti ed il mantenimento dei nostri dipendenti.
Lavoriamo in stretta collaborazione con i nostri clienti e il nostro consiglio per il momento è quello di sfruttare i prestiti garantiti dal Governo per pagare il personale e i fornitori nei prossimi mesi. Noi stessi stiamo adottando questa strategia, oltre a fare pressione sull’HMRC (dipartimento governativo responsabile per la riscossione delle imposte) per ottenere un congelamento dell’IVA, dei PAYE (imposte sulle retribuzioni) e delle accise.

Il settore dell’hospitality è particolarmente sotto pressione e potremmo evitare un aumento disastroso del numero di fallimenti aziendali, solo a patto che le banche siano rapide nel concedere prestiti e sovvenzioni a queste imprese. È necessario fare di più, in particolare per i dipendenti, consentendo loro di pagare l’affitto e di sfamare le loro famiglie.

Le spedizioni ed il trasporto di vino all’interno dei confini del Regno Unito, al momento non incontra problemi.
Tuttavia, la situazione è in perenne cambiamento e siamo consapevoli dei problemi legati alle spedizioni dai paesi produttori del Nuovo Mondo che non sono stati in grado di procurarsi i container, e per le compagnie che hanno navi in quarantena bloccate in varie zone del mondo.
All’interno dell’Europa stiamo iniziando a incontrare alcune difficoltà nella spedizione dei vini. Fortunatamente siamo riusciti ad aumentare i nostri livelli di scorte nelle ultime settimane, quindi non abbiamo motivo di preoccuparci. Ciò che ci preoccupa, tuttavia, è la prospettiva di un periodo prolungato di assenza di ordini da parte dei clienti.