L’emergenza Coronavirus sta avendo ovviamente un notevole impatto anche nelle nostre tappe internazionali. Alcune di queste, ormai da alcuni anni, sono organizzate in collaborazione con la società partner Wonderfud. Abbiamo pertanto rivolto alcune domande a Sebastiano Bazzano, responsabile di Wonderfud, per capire meglio quale impatto sta avendo quest’emergenza anche sulla sua attività.
“Non possiamo negare la criticità di una situazione assolutamente inedita ed impensabile fino a qualche settimana fa. Innegabile che questo stia toccando, profondamente, il modo di pensare, vivere, lavorare e relazionarci. Ma è anche il momento di riflettere, progettare e prepararsi alla ripresa che inevitabilmente arriverà.
La vera sfida sarà quella di farsi trovare pronti quando l’emergenza sarà finita. Anche noi di Wonderfud siamo chiamati a rispondere a questa situazione di emergenza lavorando per offrire ai nostri partner e clienti affidabilità, sicurezza e visione per il futuro.
Oggi il nostro sforzo è soprattutto diretto a delineare un quadro di riferimento e di immaginare, quindi progettare, i nostri prossimi passi. La nostra quotidianità è oggi fatta di contatti continui con tutta la nostra rete di relazioni, in Italia ed all’estero. Sulla base di questa continua attività di raccolta ed analisi d’informazioni adeguiamo le nostre risposte. Garantire un canale comunicativo diretto ed immediato con i nostri partner il nostro immediato obiettivo.”
Le prossime tappe?
Come detto, valutiamo attentamente le situazioni e ci atteniamo a rigide regole per garantire sicurezza e condizioni lavorative sostenibili. Ancora prima dello scatenarsi di questa crisi, ed a maggior ragione adesso, la nostra attività nei nostri mercati è presidiata anche attraverso opportune relazioni con istituzioni ed autorità locali, oltre che le rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Anche il buon senso non guasta ed il sentito dei nostri amici importatori, agenti, clienti e non.
Proprio in questi giorni abbiamo preso la sofferta decisione di rinviare a giugno, speriamo, la nostra tappa di Toronto di aprile 2020. Oggi non vi erano i presupposti per confermare l’iniziativa. Il Canada, l’Ontario, ad oggi non hanno posto a livello federale restrizioni vincolanti all’arrivo degli italiani nel paese. Tuttavia, i fatti dimostrano che seppur non esistano normative d’emergenza in atto, i comportamenti locali sono volti a misure di contenimento spontaneo con meno persone in strada, con cancellazione di eventi pubblici, con rinvio di tasting… Infine, il graduale, ma rapido, isolamento dell’Italia con la cancellazione di voli e chiusure di spazi aerei rendevano improponibile la conferma. Ma guardiamo già avanti e giugno, al momento, sembra essere una ottima finestra temporale per ripartire col piede giusto e sull’acceleratore. Per le stesse motivazioni si rinviano a luglio le tappe di Chicago e Houston, mentre ad oggi rimane confermata la tappa di Tokyo a fine giugno. Insomma, ci attende un’estate di lavoro ed impegno.
Come vedi il futuro?
Cerco di guardarlo con speranza, anzi di ottimismo. Da una decina di giorni a questa parte sono tornati sul mercato gli amici operatori della Cina. I primi ordini, richieste di informazioni ed inviti a Shanghai per Expo 2020… Guardiamo avanti e lontano. La schiarita è più vicina di quanto si pensi. E la capacità di cogliere le opportunità dipenderanno solo da noi e dalla nostra capacità di prepararci alla ripartenza.