Vendita diretta al consumatore e direct-to-consumer marketing. Se ad unazienda vinicola italiana si chiedesse di rifletter oggi su questo concetto probabilmente avrebbe le idee un po’ confuse, oppure risponderebbe quello che da sempre stato fatto: accogliere il cliente in azienda con la degustazione dei vini e vendita dei prodotti che interessano. Ma vendere oggi al consumatore finale non solo questo, bens un processo molto pi articolato e complesso, che implica fidelizzazione, raccolta database, newsletter, social media ma anche wine club, eventi e e-commerce, tanto da richiedere una figura specifica che se ne occupi: il Direct Marketing Manager. Questa la nuova interessante proposta di Christian George Guiggiani, specialista di management e marketing delle aziende vinicole, che ha pubblicato recentemente un articolo in merito sul suo blog dedicato alla vendita diretta di vino.

“In Italia, sebbene esistano aziende che da tempo hanno adottato un modello di business completamente basato sulla vendita diretta ai consumatori con canali diversi dalla vendita in cantina, per la stragrande maggioranza delle aziende al momentonon esiste altra forma di vendita diretta che quella in cantina” racconta Guiggiani.
L’idea quella di prendere spunto da quello che oltreoceano chiamano DTC Marketing Manager (dove DTC sta per direct-to-consumer), una figura a met tra lHospitality Manager e il Digital Marketing Manager.
“Non c dubbio che la figura oggi pi ricercata nel settore del vino sia lExport Manager, un ruolo cresciuto di importanza di pari passo con le vendite allestero. Allo stesso modo, di qui a qualche anno, quando le-commerce si sar definitivamente imposto anche nel nostro settore, si render necessario reperire o formare figure con competenze che spazino dal retail marketing e customer service design (ma sarebbe meglio parlare di customer experience design) al digital marketing” si legge nell’articolo.
Chi dunque il DTC Marketing Manager? sicuramente un esperto in comunicazione e marketing,appassionato di vino, dotato di spiccato orientamento al clientee decisamente”smanettone”.
“I vari canali di comunicazione aziendale non possono essere concepiti come compartimenti stagni, bens devono parlare con la stessa voceedialogare tra loro. Il sito web pu promuovere e aiutare a prenotare le attivit in cantina, la sala degustazione raccoglie i dati di contatto, che vengono usati per le-mail marketing e il commercio elettronico. Entrambi gli ambienti, concepiti in modo tale da essere coerenti con lidentit aziendale, si supportano reciprocamente attraverso un continuo scambio di informazioni. Affinch ci accada o il Digital Marketing Manager e lHospitality Manager lavorano fianco a fianco e rispondono alla stessa persona, oppure sono la stessa persona” sostiene Guiggiani.
All’estero questo professionista molto richiesto e dunque abbiamo fatto una ricerca su quali sono le competenze e la formazione richieste: studi universitari di economia, marketing o comunicazione, conoscenza delle lingue, esperienza di customer service e vendita.
Indispensabile poi la profonda conoscenza del settore del vino, sia per assicurare il corretto servizio nella sala degustazione, che per le attivit di content marketing sul sito web. E parlando di web, le competenze informatiche e la familiarit con la cassetta degli attrezzi di webmaster, CMS e e-commerce completano il profilo.
In America questa figura professionale molto richiesta e funziona molto bene, a fronte di esigenze di vendita diretta importanti: trover anche in Italia la sua giusta collocazione?