Produzione integrata, legame tra viticoltura e ambiente, utilizzo di nuove tecnologie sostenibili. Questi i temi del convegno organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella che si svolger� marted� 22 marzo, alle ore 15:00, presso Villa Quaranta Park Hotel di Ospedaletto di Pescantina. Il titolo “Il futuro in vigneto: tecnologia, natura e consumo etico” sintetizza il focus dell’appuntamento, che vuole stimolare la discussione sul futuro del vino di qualit� di cui la denominazione Valpolicella � espressione. Un futuro che non pu� prescindere dalla tutela dell�ambiente e del paesaggio, che sono e rappresentano un valore aggiunto per i consumatori. Nel comparto vino il Veneto rappresenta il 30% del valore totale nazionale, ed il 33% dell�export. La provincia di Verona pesa per il 44% del valore e per il 47% dell�export veneto (dati Wine Monitor di Nomisma). Inoltre, secondo una ricerca effettuata da un panel di ricercatori del Sole 24 ore effettuata sulle principali aree economiche mondiali, gli interventi di sostenibilit� rafforzano il vantaggio competitivo di un�impresa e si configurano come fattori di successo sul mercato, oltre a creare consenso.
Sul valore della tradizione paesaggistico-rurale mette l�accento il Presidente Christian Marchesini: “Storia, cultura e tecniche di costruzione rurale sono la matrice dei vini della Denominazione Valpolicella. I vigneti con le loro caratteristiche “marogne” (i terrazzamenti di pietra o conci di calcare realizzati per coltivare a vite i terreni impervi) di oltre 220 chilometri di lunghezza saranno protagonisti del terzo incontro mondiale dell’International Terraced Landscapes, dedicato quest’anno all’Italia, che si terr� in ottobre e a cui parteciperanno pi� di duecento fra scienziati, architetti paesaggisti, ingegneri, imprenditori vitivinicoli e giornalisti provenienti dai cinque continenti”.
“La qualit� dell�uva � oramai data per scontata, ma un nuovo impegno dovr� essere profuso ai processi che portano al vino e che devono essere frutto non solo di una stretta relazione tra vitigno e ambiente, ma anche di comportamenti etici e sociali” – dice Diego Tomasi del Crea di Conegliano che curer� la parte scientifica del progetto. “Questo nuovo rapporto tra viticoltura e ambiente � ribadisce Tomasi in riferimento alla Valpolicella – dovr� essere particolarmente stretto nelle aree pi� blasonate e rinomate, dove il consumatore presta maggiore attenzione al processo produttivo”.
Il Programma prevede, dopo i saluti del Presidente Christian Marchesini, gli interventi di Alessandro Torcoli, Direttore della rivista Civilt� del bere, dal titolo “Il mondo chiama. La Valpolicella come risponde?” A seguire Diego Tomasi, Direttore del CREA di Conegliano, su “Futuro del vino di qualit�: certificazione della vigna sostenibile.” Antonio Persichetti e Cristiano Miele, di Agrotipo � Andron Technology, relazioneranno su “Impiego e potenzialit� del drone in viticoltura”. Infine Federico Fantin, Pessl Instruments GmbH, parler� dell�importanza del monitoraggio agrometeorologico nella gestione e difesa del vigneto. Per concludere verr� illustrata la campagna agronomica 2016, lasciando spazio ad interventi e domande. Nel ruolo di moderatore la giornalista Clementina Palese.