Nomisma Wine Monitor, progetto nato con l’obiettivo di aiutare imprese e istituzioni della filiera vitivinicola italiana a interpretare correttamente le dinamiche di mercato per sviluppare le giuste strategie di business, ha voluto predisporre uno strumento permanente di monitoraggio, realizzando un osservatorio annuale nazionale sul turismo del vino in Italia.
L’obiettivo è restituire un quadro completo sul fenomeno enoturistico in Italia attraverso l’analisi di 2 target:
- le aziende vitivinicole italiane,
- i Comuni aderenti a Città del Vino.
Città del Vino è una associazione nazionale che persegue l’obiettivo di costruire una proposta turistica legata al vino e ai prodotti tipici locali, in grado di offrire un’esperienza che salvaguardi le tipicità territoriali, lo sviluppo sostenibile e garantire opportunità lavorative per gli operatori locali.
Tanti gli aspetti da analizzare legati all’enoturismo in Italia, un mondo che ha registrato sviluppi notevoli negli ultimi anni e che si è dimostrato molto ricettivo verso le nuove istanze e tendenze legate soprattutto alle generazioni più giovani.
Come si evolverà e quali saranno le caratteristiche del futuro enoturista?
La ricerca di Nomisma Wine Monitor prova a dare una risposta analitica a questo interrogativo.
Secondo le aziende vitivinicole il trend di crescita è spinto principalmente dai Millennials italiani che sembrano essere la generazione più attiva ed interessata al turismo legato al vino.
Il nuovo enoturista ha un livello di istruzione alto (95%) ed un reddito sopra la media (84%), è un giovane (60%) che ricerca informazioni sull’enoturismo online (82%) e le condivide principalmente sul web (76%) anziché tramite il passaparola.
L’identikit inoltre rileva che il nuovo turista del vino risiede in grandi città (75%) ed integra la propria esperienza enoturistica anche andando oltre il vino, ricercando benessere, cultura e sostenibilità (90%).
Per quanto riguarda il genere, c’è un sostanziale equilibrio tra uomini (49%) e donne (51%).
Mediamente il 61% degli enoturisti spendono oltre 50€ per l’acquisto di vino durante la loro esperienza, tra questi il 18% investe oltre 100€. Solo il 40% spende meno di 50€ ed il 4% resta al di sotto dei 20€.
Un altro dato interessante che emerge dall’analisi riguarda le aziende vitivinicole del Nord Est che registrano scontrini nettamente più bassi rispetto alle altre zone d’Italia, in particolare rispetto alle imprese del Nord Ovest.
Infatti il 51% degli enoturisti che visitano le cantine del Nord Est spendono meno di 50€, sono solo il 12% per quanto riguarda le aziende del Nord Ovest che possono godere di un 88% in grado di spendere oltre 50€.
Il Sud e le isole registrano numeri migliori rispetto al Nord Est, con un 48% degli enoturisti che investe meno di 50€, un 29% che oscilla tra 50-100€ ed un 23% che spende oltre 100€ per il vino durante l’esperienza enoturistica.
Anche questo è un dato da tenere in considerazione, visto che la percentuale di alto-spendenti è maggiore al Sud e nelle isole (23%) rispetto al Centro (13%), al Nord Est (15%) ed al Nord Ovest (21%).