Alan York ci ha insegnato a guardare all’uva ed al vino non come ai prodotti di una pianta e di un lievito, ma, più ampiamente, come ai prodotti di un intero ecosistema. “La nostra ambizione è quella di conquistare un posto tra i ‘Fine Wines’ del mondo per un vino sudamericano, un posto in quella biblioteca riconosciuta di vini di fama mondiale dove ancora la regione non è entrata”, afferma Antonio Morescalchi, fondatore di questa azienda vinicola argentina guidata da un team multiculturale molto noto agli specialisti.

“Questo è l’inizio di una nuova storia”, ha detto l’italiano Alberto Antonini, co-fondatore di Altos Las Hormigas assaggiando Jardin de Hormigas LOS AMANTES Malbec 2021 durante la sua degustazione generale trimestrale in cantina.

“Questo è il miglior vino che ho assaggiato in 27 anni in Argentina”, ha detto il prestigioso enologo toscano dopo quasi tre decenni di esperienza nel paese avendo lavorato per quasi tutti i grandi nomi della regione.

“…questo splendido Malbec proviene da un appezzamento di un ettaro che Pedro Parra giustamente descrive come un Grand Cru. Profumato e seducente, con petali di rosa e prime note di violetta, aromi puri di lampone, fragoline di bosco e melograno, tannini multi-dimensionali, legno appena accennato e ben integrato e un finale che indugia come l’ultima nota di un grande quartetto d’archi”. Questa è la nota di degustazione di Tim Atkin MW.

Oggi, ALTOS LAS HORMIGAS annuncia i 100/100 PUNTI assegnati da Tim Atkin MW, influente critico internazionale, per il primo raccolto di questo Malbec da micro-appezzamento 100% biologico e sostenibile, unico nel suo genere nel paese. Un vino nel quale finezza e potenza convivono, che mostra il “Terroir attraverso il Malbec”, offrendo un’esperienza che va oltre il vitigno. Questo vino è il risultato di oltre 10 anni di esauriente lavoro di squadra nella ricerca di un appezzamento da piantare, guidato dal cileno Pedro Parra, uno dei cinque PHD in Terroir nel mondo e partner della cantina.

Nella presentazione del suo rapporto annuale 2023 sui vini dell’Argentina, Atkin ha spiegato che Jardín De Hormigas Los Amantes Malbec 2021 è un vino di Paraje Altamira, “fatto da persone che hanno avuto un grande impatto in Argentina”. Atkin ha chiarito che non assegna facilmente 100 punti, dal momento che ha assegnato questo punteggio solo a 4 vini argentini in 30 anni di recensioni e solo due dal Sud America nel 2023.

Jardin de Hormigas è una nuova gamma di vini creata sin dalla sua origine nel vigneto. “Jardin de Hormigas è la nostra tenuta a Paraje Altamira. Abbiamo acquistato 55 ettari nel 2011. Abbiamo deciso di piantare solo 32 ettari, nel 2017, e preservare l’ecosistema nativo nel resto della tenuta, seguendo gli insegnamenti di Alan York. È un progetto di vigneto davvero unico, sviluppato con un concetto di giardino. È la prossima rivoluzione di ALTOS LAS HORMIGAS nella viticoltura Argentina”, afferma Federico Gambetta, direttore tecnico di ALTOS LAS HORMIGAS. “Qui abbiamo applicato appieno i concetti di agricoltura rigenerativa, biodiversità e pratica biologica, per mostrare “il Terroir attraverso il Malbec nella sua forma più pura”, continua l’agronomo responsabile del vigneto.

Il progetto del vigneto Jardin de Hormigas è una rivelazione. È organizzato per “unità di suolo”, secondo le diverse tipologie e profondità, in 22 piccoli appezzamenti di 1,5 ettari circa, separati da isole e corridoi di flora autoctona, con impianto di irrigazione differenziale, coltivato con metodo biologico fin dal primo giorno. Non c’è nessun altro vigneto come questo in Argentina”, dichiara il Team di ALTOS LAS HORMIGAS.

Antonio Morescalchi, fondatore dell’azienda, spiega che “sin dalla progettazione del vigneto la biodiversità del suolo e dell’ambiente è stata il concetto centrale, un cambio di paradigma nel modo di fare vino, e un approccio che collega un vigneto al suo ambiente in modo più profondo e completo”. I vini vanno verso una totale trasparenza perseguendo un modello nuovo ed antico al tempo stesso: un Malbec 100% ma che va oltre la varietà, visto che è difficile riconoscerlo in degustazione cieca come Malbec. “Il luogo, il progetto agricolo e la particolare cura del vigneto sommati al minimo intervento in cantina mirano a mostrare il puro ingrediente”, aggiunge Morescalchi. La strana forma “organica” delle particelle di vigneto colpisce chi guarda, soprattutto se confrontato con i vigneti squadrati dei vicini. “La natura non usa linee rette” dice Gambetta, spiegando che gli appezzamenti seguono le forme sotterranee delle unità di suolo.

“Il nostro lavoro di ricerca sul Terroir ci ha portato a produrre vini con profondità, persistenza, struttura e tensione, con poco uso di legno. “Less is more”, afferma l’enologo Alberto Antonini. “Ma per fare di meno, devi sapere di molto più, e questo richiede tanta ricerca e preparazione.”

“Il potenziale di Mendoza non è stato sfruttato appieno. È un luogo spettacolare, unico al mondo che ha ancora molto da dare”, afferma l’enologo toscano e quarto socio, Attilio Pagli. “Siamo innamorati di queste terre come il primo giorno.”