Sabrina Tedeschi � oggi la nuova Presidente delle Famiglie dell�Amarone d’Arte, raccogliendo il testimone di Marilisa Allegrini e riconfermando i valori e gli obiettivi comuni e condivisi dalle 13 Famiglie storiche produttrici di Amarone, a cui si sono recentemente uniti Guerrieri Rizzardi e Torre d�Orti. Un obiettivo su tutti � fermamente espresso e condiviso da tutte le famiglie della Valpolicella riunite nell’Associazione: la volont� di comunicare nel mondo il valore del territorio e del prodotto, la grandezza di un vino elegante e per cui � richiesta grande pazienza e proporlo alla giusta qualit�/prezzo. Posizione che ha spesso messo in contrasto l�associazione con il vicino Consorzio della Valpolicella, fino al recente scontro (che pare stia trovando un dialogo nelle ultimissime ore, anche se la notizia non � stata confermata al momento della redazione di questa intervista).�
Al di l� delle polemiche, abbiamo intervistato Sabrina Tedeschi e ci siamo fatti raccontare cosa rende l�Amarone un prodotto cos� speciale e come intende condurre la promozione internazionale di questo prodotto durante il suo mandato.
Qual � l�immagine dell�Amarone nel mondo oggi?�
Facendo parte di una storica azienda del territorio, ho conosciuto la fase in cui l�Amarone era un vino ancora poco diffuso ed apprezzato. � stata la costante dedizione e il grande lavoro che tanti produttori come noi hanno svolto in questi anni a dare all�Amarone una notoriet� importante, che si � sviluppata progressivamente dagli anni �90 in poi.
Un successo che ha spinto le cooperative e molti altri attori del territorio, che prima si limitavano a coltivare le uve, ad iniziare ad imbottigliare in proprio. Si � assistito, cos�, a notevoli incrementi produttivi, con punte fino a 19 milioni di bottiglie.
Una produzione sempre pi� massiccia, dunque, che ha portato alcune aziende a immettere sul mercato il proprio prodotto a prezzi bassi, che purtroppo tendono a svilire l�immagine dell�Amarone.
Qual � la posizione delle famiglie a riguardo?
Riteniamo che questa eccellenza debba essere posizionata e percepita come tale e quindi al giusto prezzo. E’ ingiusto doverci confrontare sul mercato con prezzi troppo bassi (il mercato nord europeo � caratterizzato da grossi volumi di Amarone a basso costo), dannosi per il prestigio e per il mercato dell’Amarone,�nonch�per il�territorio della Valpolicella, che richiede continui investimenti.
Il rischio e il nostro timore � quello di vanificare gli sforzi fatti nel passato e far passare un gioiello come l’Amarone, per un vino facile, di pronta beva�. L’Amarone � qualcosa di diverso, di grande eleganza, piacevolezza, bevibilit�, capace di lunghi invecchiamenti come pochi altri vini italiani.�
Dobbiamo prendere coscienza del valore del nostro territorio e del nostro prodotto, imparare a comunicare la grandezza dell�Amarone, cos� assicuriamo un podio al nostro prodotto accanto a prodotti di alto pregio italiano come Barolo e Brunello.
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Come intendete strutturare la promozione internazionale?�
Continueremo come gi� abbiamo fatto in passato: come associazione intendiamo coinvolgere il pubblico e gli operatori attraverso eventi, degustazioni e masterclass per celebrare l�Amarone e di riflesso il territorio della Valpolicella. Per noi � importante fare cultura, far conoscere le radici del nostro prodotto e�divulgare la conoscenza delle qualit� dell�Amarone nel mondo, facendo non solo promozione, ma anche e soprattutto formazione ed informazione, cos� come gi� fa ogni singola azienda al proprio interno, anche con grandi investimenti. Il fine ultimo � quello di creare un consumatore informato, attento e capace di apprezzare tutta la passione che i produttori mettono in questo straordinario prodotto della natura, portando un vantaggio non solo a un singolo prodotto, ma a tutto il territorio e a tutta la filiera italiana, che della qualit� deve fare la sua bandiera.�
Quali sono i prossimi progetti internazionali?�
Nel 2016, saremo impegnati con appuntamenti che si snoderanno tra Nord Europa, dove gi� in agenda sono fissate visite in Svezia e Norvegia a ottobre e a seguire Canada e Stati Uniti. In Usa siamo gi� stati negli scorsi anni e stiamo programmando di ritornare anche nel 2017.�Sono i mercati pi� importanti per il nostro prodotto e dove ci sono ancora importanti margini di espansione: sono aree dove gi� esiste la cultura del vino e la conoscenza dell�Amarone, ma in cui � sempre utile proseguire nel lavoro di promozione ed educazione.
In Nord Europa l’Amarone � molto conosciuto, ma � necessario informare comunque il consumatore abituato all’Amarone �di facile beva e di basso prezzo. � opportuno avvicinare il consumatore al prodotto pi� tradizionale, quello che � maggiormente rispettoso del territorio e della storia della Valpolicella. �
Avete recentemente cercato collaborazioni fuori Valpolicella e siete andati in Piemonte�
La collaborazione con Accademia del Barolo � in fase embrionale, abbiamo gi� qualche idea, stiamo programmando incontri ed eventi in Italia, poi vedremo di svilupparli anche all’estero. E’ un’opportunit� davvero importante e penso sia un segno di stima nei confronti del nostro operato, di cui andiamo molto fieri.
E’ il segnale che la nostra scelta � stata capita anche da altri attori del vino, non a caso anche altre associazioni/consorzi si sono avvicinate a noi per proporci collaborazioni: l’unione far� la forza.