Negli ultimi anni il mercato del vino � radicalmente cambiato: comportamenti di consumo ed acquisto, esigenze dei consumatori, ruolo degli intermediari e modalit� di crescita aziendale sono solo alcuni degli elementi che hanno subito una trasformazione “epocale”.
Facciamo qualche esempio, giusto per capirci. In Italia sono diminuiti i consumi di vino pro-capite ed � aumentato il livello di qualit� atteso dai consumatori mentre si sono affermati nuovi stili di consumo e si iniziano ad intravedere nuovi, potenziali clienti che per� reclamano vini e servizi molto diversi dal passato. Abbiamo assistito ad un progressivo stravolgimento dei sistemi di vendita e gestione aziendale che ci avevano offerto qualche certezza fino al recente passato: la filiera di vendita (agenti, distributori, enoteche, bar, ristoranti, ecc.) ha perso efficacia, la crisi ha creato enormi problemi d�incasso ed i consumatori hanno sviluppato una crescente infedelt� alla marca ed una drammatica propensione ad acquistare presso la grande distribuzione. Intanto, in molti Paesi esteri, bere il vino � diventato uno status symbol e si aprono grandi opportunit� che possono essere sfruttate solo da aziende con un patrimonio minimo di strumenti aggiornati e risorse adeguate.
Insomma, non possiamo pi� nasconderci la verit�, ormai dovrebbe essere chiaro che ci stiamo avvicinando molto velocemente al momento di commemorare la fine di un sistema di mercato che ha sostenuto per anni le imprese vitivinicole, comprese quelle dei territori meno conosciuti dal grande pubblico e meno celebrati dalla critica enologica.
Come gestire un contesto cos� mutato salvaguardando la sopravvivenza ed il reddito aziendale?
Non esiste una ricetta unica, valida per tutti ma quello che � certo � che ogni azienda vitivinicola deve comprendere la propria storia, le proprie competenze distintive, i punti di forza e debolezza, gli obiettivi per il futuro (in sintesi potremmo dire: il proprio posizionamento competitivo) ed alla luce di questa analisi deve decidere su quali elementi intervenire. Strumenti, organizzazione, comunicazione, formazione, tecnologia, dati, prodotti, prezzi, immagine sono i grandi titoli da considerare per arrivare ad essere effettivamente coerenti con la propria identit� e posizionamento.
Invece, troppo spesso le risposte delle aziende vitivinicole sono state costruite seguendo l�istinto o la pura imitazione dei concorrenti. Ampliamento smodato della gamma prodotti, ricerca spasmodica di nuovi agenti, distributori ed intermediari, partecipazione ad innumerevoli eventi e fiere, affannosa ricerca di nuovi e sconosciuti mercati, rappresentano solo alcuni esempi di processi di crescita incoerenti ed incapaci di prevedere che l�aumento della complessit� aziendale richiede specifiche competenze, organizzazione, know how, metodi, strumenti, disponibilit� finanziarie, pianificazione, gestione, controllo e soprattutto Risorse umane sufficienti e preparate. Ma non basta perch�, al cospetto di tanto, pericoloso, dinamismo, altre aziende hanno inconsapevolmente adottato una strategia opposta fatta di immobilismo, quasi fossero cristallizzate in un mondo che sta scomparendo, con la sola possibilit� di scomparire insieme a questo mondo.
Noi pensiamo che esista una via intermedia, fatta di riflessione, consapevolezza ed innovazione nel rispetto della propria tradizione, fatta di capacit� di comprendere il significato e la portata dei cambiamenti in atto e caratterizzata dalla disponibilit� ad adeguarsi senza perdere identit�.
Assunto che non � possibile rispondere a tutte le esigenze, presidiare tutti i mercati, disporre di tutto il possibile patrimonio di competenze, strumenti e tecnologie oggi disponibili, appare chiaro che � perlomeno necessario avere, tutte e sole, le risorse minime necessarie ed indispensabili per interpretare il proprio business in modo coerente, adeguato e vincente.
Bisogna fermarsi, raccogliere le informazioni e gli strumenti disponibili, analizzare e rilevare le possibili aree di miglioramento, definire il posizionamento e gli obiettivi aziendali, identificare le priorit� ed i vincoli al contorno e valorizzare gli interventi necessari: una sorta di check up finalizzato a comprendere cosa ci serve per essere l�Azienda che possiamo e vogliamo essere e per percorrere la strada che abbiamo consapevolmente scelto e deciso di fare.
Un processo di analisi serio ci consentir� finalmente di ottenere una visione strategica pi� chiara, la consapevolezza di quello che siamo e dei nostri limiti e ci porter� a definire un piano d�intervento sostenibile per avere, finalmente, le risorse aziendali che sono davvero indispensabili per affrontare il cambiamento e vincere la nostra, particolarissima e personalissima sfida nei nuovi mercati.

L’importanza del check-up aziendale
Per affrontare i mercati attuali del vino è essenziale conoscere prima di tutto i nostri punti di forza e di debolezza ed arrivare così ad una strutturazione dell’azienda in grado di garantire reale competitività