Alcuni giorni fa un amico produttore siciliano ci chiama per chiederci un parere. Sottoponiamo anche ai nostri lettori il quesito di questo produttore perch� riteniamo che sia quello di molti altri autentici vignaioli italiani e ci aiuti, pertanto, ancora una volta a chiarire non solo il pensiero di Wine Meridian ma anche ad evidenziare alcune proposte operative.
�Sono un vignaiolo che da sempre ha investito nella propria identit� produttiva nella maniera pi� autentica possibile senza cedere ad alcune tentazioni commerciali che in qualche misura mi avrebbero fatto deviare dal mio percorso rendendomi meno credibile e riconoscibile in quanto lontano da quello che sono, da quello che le mie vigne, il mio territorio pu� dare. Questa mia coerenza, per�, mi viene riconosciuta dal mercato in maniera alterna e, ad esempio, i miei stessi importatori negli Usa spesso mi dicono che sono s� bravo, autentico ma che alla fine bisogna accettare le leggi dei consumatori�. �Voi di Wine Meridian insistete tanto su questo concetto dell�essere autentici, trasparenti, credibili dal punto di vista produttivo poi per� ci viene detto che i consumatori cercano qualcosa d�altro e sembra che anche punteggi importanti su guide autorevoli non siano sufficienti a scalfire questi giudizi. Come mi devo comportare?�.
Si tratta ovviamente di una domanda molto complessa che � difficile liquidare con una risposta semplice e allora proviamo, anche se parzialmente, a dare alcune nostre chiavi di lettura e di possibili soluzioni.
Innanzitutto non perdere fiducia nei confronti delle proprie scelte se sono dettate da autentici convincimenti che gi� da tempo hanno dimostrato di essere corretti (e riconosciuti, se pur con corrente alternata come ci ha detto il nostro amico produttore, dal mercato e dalla critica enologica). Cercare in tutti i modi di assecondare il mercato con tutti gli input che quotidianamente invia nella pericolosa smania di piacere a tutti � solo l�anticamera del fallimento. Ci rendiamo conto che non sia facile rimanere immuni a queste sollecitazioni e riteniamo anche che per alcune realt� produttive sia non solo possibile ma per certi aspetti consigliabile di creare alcune diverse linee commerciali (ma questo deve essere sempre coerente con le dimensioni e gli obiettivi di posizionamento).
Ma noi qui vogliamo fermarci alla domanda di questo nostro vignaiolo vero che produce e vive di vino frutto delle sue vigne e che vuole fortemente rimanere ancorato alla sua identit�, alle sue dimensioni, ai suoi limiti.
Ce ne sono ancora fortunatamente molti in Italia di questa tipologia di produttori che noi riteniamo rappresenti una colonna portante dell�identit� autentica e credibile del nostro sistema vitivinicolo per garantirci quella reputazione e posizionamento che il vino italiano merita. Per questo preservare l�identit� vera dei vignaioli italiani significa innalzare tutto il posizionamento del vino del nostro Paese. Non tanto e non solo per la qualit� del prodotto quanto per il garantire quel legame fondamentale tra produzione e territorio, tra vocazionalit� autentica di un terroir e la sua produzione.
Ebbene, ma se il mercato sembra non rispondere in maniera costante a queste proposte produttive, a questa tipologia di aziende, a queste filosofie produttive cosa si pu� fare?
Intanto non fidarsi sempre dei giudizi che danno i vostri importatori o distributori. Affermare che sono i consumatori che dettano queste regole spesso � una scorciatoia, un escamotage per non dire che non si � disponibili ad investire nel raccontare le diversit�. Certo per un importatore o distributore � pi� semplice vendere i prodotti pi� �facili� ma per fortuna non tutti sono cos� ed � in atto anche in queste categorie una concentrazione tra i big ma anche una frammentazione tra quelli pi� piccoli che sono alla ricerca di racconti veri per un target di consumatori curiosi e che si stanno evolvendo nella loro cultura vitienologica.
Su questo fronte, pertanto, il nostro consiglio, e lo diamo non solo al nostro amico vignaiolo ma a tutta la categoria � di evidenziare le realt� di importazione e di distribuzione che si muovono con queste dinamiche. Noi di Wine Meridian, pur con i nostri limiti, questo cerchiamo di fare quotidianamente. Proprio luned� 2 maggio parte il nostro primo Wine Meridian Tour in Canada dove abbiamo selezionato alcune agenzie private di importazione che hanno una sensibilit� specifica nei confronti delle produzioni pi� autentiche, anche di piccoli produttori, e pure di territori non sempre tra i pi� noti e popolari. L�obiettivo � di creare un�alleanza sempre pi� forte tra queste tipologie di produttori e di �venditori�. Lo si pu� fare partendo dalle storie positive, esaltando quelle invece di evidenziare solo le negativit�. E� una sorta di co/marketing utile per tutti.
Ma l�altro aspetto fondamentale, a nostro parere, � l�individuazione e la selezione di nuovi influencer del vino. Serve una comunicazione migliore di queste identit� dei vignaioli italiani ma questa � realizzabile anche individuando non solo nuovi strumenti di comunicazione (i social in questo sono preziosi) ma anche nuovi interlocutori e non i �soliti� media. A questo proposito andando anche leggere un po� di rassegna stampa delle anteprime realizzate quest�anno dalla Toscana alla Sicilia, dal Piemonte al Veneto, si ha la sensazione che gran parte dei �giornalisti� invitati fossero i soliti e non a caso i racconti sono quasi sempre gli stessi.
Eppure il mercato � cambiato � sta cambiando moltissimo anche tuttoggi come recentemente ha sottolineato Emilio Pedron, uno dei manager del vino di maggiore esperienza in Italia, oggi ad di Bertani Domains, in un�intervista al Corriere Vinicolo:� A distanza di 25 anni dalla svolta qualitativa che ha investito il vino italiano, credo sia arrivato il momento di un nuovo cambiamento: non solo perch� il consumatore vuole altro, ma perch� � proprio la struttura del mercato che � mutata e sta mutando. Non ci sono pi� gli stessi buyer, non ci sono pi� gli stessi ristoratori, fra poco non ci saranno pi� neanche gli stessi consumatori�.
La sfida � appunto di cercare di questi nuovi buyer e di costruire con loro nuovi modelli di penetrazione sui mercati; di individuare i nuovi influenzatori dei mercati (ed investire su questi che spesso sono disponibili a muoversi nei nostri territori del vino anche a loro spese per raccogliere storie vere e credibili); di intercettare i nuovi consumatori, le loro nuove tendenze con una comunicazione che abbia un senso, che sia coerente, che sia capace di raccontare le passioni, ma soprattutto la verit�.