MSC è stata l’unica compagnia crocieristica al mondo che ha potuto continuare ad operare con la sua ammiraglia “Grandiosa” durante la pandemia, grazie ad un protocollo di sicurezza – validato da governi e comitati scientifici a livello globale – molto rigido che ha garantito la totale sicurezza a bordo.
Questo protocollo è stato riconosciuto come il punto di riferimento a livello globale per la ripartenza del settore.

L’azienda italiana non solo ha garantito la sicurezza sanitaria a livelli eccellenti, ma rappresenta una grande risorsa per il mondo del Food & Beverage. Le referenze che vengono regolarmente acquistate da MSC per essere poi lavorate a bordo delle navi da crociera e trasformate in prodotti finiti per gli ospiti, sono oltre 3.000. 

Sulle crociere MSC la produzione avviene nella maggior parte dei casi a bordo: pane, mozzarella, dolci sono alcuni esempi. Salvo eccezioni, vengono acquistate le materie prime e poi tutta la lavorazione avviene a bordo delle navi.

Paolo Raia, Managing Director della divisone genovese si occupa a livello globale degli acquisti del F&B, della logistica e dell’implementazione del prodotto a bordo.
 
Intervistato da GDO News ha spiegato il sistema di gestione di questa supply chain studiata nel dettaglio: “Abbiamo un team di buyer che comprano il food and beverage in tutto il mondo, a seconda di dove le nostre navi sono posizionate e poi abbiamo un altro team fatto di esperti e corporate chefs che garantiscono l’implementazione del prodotto a bordo.

La peculiarità della nostra azienda è quella di occuparsi della logistica in toto, non soltanto della componente F&B ma di tutte le categorie merceologiche che salgono a bordo delle navi: dall’hotellerie al mondo shop, dalla spa alle foto/video passando per la parte tecnica dei pezzi di ricambio. Dal nostro hub genovese vengono consolidate tutte le merci, siano esse distribuite in Italia, in Europa o nel resto del mondo. Da qui inviamo containers e camion in ogni luogo”.

Fasi di gestione della supply chain
Raia si sofferma anche sulle fasi di gestione della supply chain di MSC: “I prodotti vengono definiti dalla casa madre di Ginevra, noi riceviamo l’input di quello che serve a bordo delle navi, andiamo sul mercato per ingaggiare i fornitori e per trovare le specifiche che ci sono state richieste, definiamo il migliore scenario possibile di fornitura per l’azienda e poi da lì in avanti ci occupiamo anche della logistica. In pratica gestiamo quasi tutto il processo.

Struttura degli acquisti e processo di selezione dei fornitori
Per quanto riguarda la struttura degli acquisti ed il processo di selezione dei fornitori “abbiamo suddiviso i mercati in mercati dove c’è una forte presenza di navi MSC e quindi di volumi di acquisto rilevanti e mercati in cui andiamo stagionalmente quindi non in maniera continuativa. 
Nei mercati maturi dove ci sono volumi di acquisto importanti, ci inseriamo con una logica di categoria di prodotto. Il nostro ufficio acquisti è organizzato per categorie merceologiche: abbiamo il buyer focalizzato sulla carne, quello focalizzato sul pesce e così via. 

Mentre nei mercati dove la nostra presenza è meno rilevante oppure stagionale utilizziamo una logica più trasversale quindi normalmente lanciamo dei bid cross categoria merceologica e ci riferiamo a distributori, in grado di garantire il 100% o quasi delle referenze.

La terza dimensione è quella globale o regionale. Ci sono alcune categorie merceologiche a livello mondiale per cui individuiamo un fornitore che sia in grado di rifornire la nostra flotta ovunque si trovi ed anche categorie regionali per cui andiamo a ricercare un fornitore regionale che può garantirci la materia prima di cui abbiamo bisogno per poi erogare il prodotto a bordo.

Una storia ed un presente di eccellenza quella di MSC Crociere, costruita sulla sicurezza, sul made in Italy, sul lifestyle italiano e sulla capacità di gestione dell’intero processo della supply chain a livello globale.