La Germania: un mercato da non sottovalutare, nonostante la sua storicit�. Questo � quanto � emerso durante un recente approfondimento tematico durante Wine2Wine. Nel mercato del vino, la Germania � sicuramente un colosso, (questo � risaputo), al quarto posto tra tutti i mercati mondiali del settore. Secondo un’indagine del consumo dei vini del 2013, infatti, negli ultimi 15 anni a fronte di mercati in grande evoluzione, la Germania � rimasta quasi stabile nel volume (con un calo del consumo pro capite per�). Il dato interessante � che nel valore ha registrato un aumento del 26% delle importazioni. “L’Italia � debole nelle vendite online, ma in generale i tedeschi amano il vino italiano” dichiara Felicity Carter, redattore capo della Meininger Wine Business International.�
Dunque cosa attira il consumatore tedesco? “La Germania non � una societ� consumistica: ai tedeschi piace molto parlare di prezzi e non spendono soldi per beni deperibili ma solo per quelli necessari. Infatti il consumatore tedesco predilige il discount e il supermercato come luogo d’acquisto per il vino, piuttosto che le enoteche, anche se sono decisamente sottovalutati la vendita online e i rivenditori specializzati” afferma Carter. Non a caso una percentuale importante dell’off trade, che ricopre l’82% del mercato, � raggiunta dai discount, che rappresentano quasi la met� della vendita. Questo � sicuramente un dato tipicamente tedesco che sottolinea ancora di pi� la sensibilit� verso il prezzo. “Un mercato fortemente regionalizzato. La forte differenza geografica � la peculiarit� del mercato tedesco. Infatti il consiglio ai produttori � quello di rivolgersi a importatori regionali poich� a livello nazionale ne esistono pochi” continua Carter.�
Ma quali sono le prospettive dell’Italia nel panorama vinicolo del Paese? Una massiccia presenza di vino italiano, soprattutto Prosecco e Pinot Grigio, si rileva nelle zone di Monaco, nel sud del Paese, vicino all’Austria, conoscitrice della cultura italiana. Quest�area � al secondo posto per la percentuale pi� bassa di vino a basso prezzo e per il numero di rivenditori specializzati. “A conquistare il podio per entrambe le categorie, invece, � Francoforte. Capitale finanziaria della Germania, Francoforte privilegia importazioni di lusso, quali lo Champagne, ma l’Italia riesce a raggiungere ugualmente un buon 24% delle importazioni” continua Carter.�
Un’altra area in cui il vino italiano va forte � tra Colonia e Bonn. Nonostante il gran numero di rivenditori, rimane una zona tradizionalista in cui non � data grande importanza all�on-trade, poich� la birra � la bevanda alcolica per eccellenza. Due citt� che si distaccano sono Amburgo e Berlino. Nella prima, uno dei centri pi� importanti per i rapporti commerciali, predomina una presenza di vini esotici e provenienti dalla Moldavia, cos� come anche per la capitale si registra un’alta quota di vini esotici e insoliti. � la dimostrazione che, anche in un paese abitudinario come la Germania, possa crearsi una frammentazione tra le scelte consumistiche della popolazione.