Cosa significa essere un vignaiolo siciliano? Lo abbiamo chiesto a Vincenzo Pollara, un autentico produttore siciliano, proprietario di Principe di Corleone, azienda con un secolo di tradizione nel mondo del vino.
Eccellenza da bere � il motto dell�azienda di Monreale, vicino a Palermo.
I vini armoniosi di Principe di Corleone riflettono l�autenticit� di una terra eccezionale come la Sicilia.
Come � nata l�azienda vinicola?�
L`azienda nacque nel lontano 1892 quando il bisnonno Giuseppe Pollara compr� l’azienda dal principe di Corleone. Negli anni �60 poi il nonno Leoluca riconvert� i vigneti e infine nel decennio 1980-90 , il decennio della rinascita della vitivinicoltura siciliana, vennero impiantati vigneti con sesti pi� razionali e vennero innestati sia cultivar autoctone (nero d’Avola, Inzolia, Nerello mascalese, Grillo�) che cultivar alloctone come il Cabernet Sauvignon, il Pinot, lo Chardonnay, il Sirah. Nello stesso periodo fu costruita l’odierna cantina dove grazie ai nostri enologi e alle moderne tecnologie si riesce ad esaltare le eccellenze che la natura ci dona.
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Come � nata la Sua passione per il vino?
Da sempre la famiglia Pollara, con la sua passione e il suo talento, ha saputo trasmettere la cultura�e il valore�dei vini�prodotti in Sicilia e si��posta�il�compito�di�dare�un futuro all’opera�intrapresa dal fondatore Giuseppe Pollara nel lontano 1892.
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Descriva i suoi vini�
I vini Principe di Corleone sono sinonimo di eccellenza,�eleganza e raffinatezza. Etichette dal gusto contemporaneo�prodotte con uve autoctone ed internazionali, che in Sicilia�trovano una nuova e inconfondibile personalit�.
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Quale aggettivo darebbe per definire l�azienda?
Eccellenza da bere.
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Quale aggettivo per definire se stesso come produttore?
Rispettoso della natura.
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Quali limiti o risorse vede in questo lavoro?
I limiti sono molti e diversi: in primis, l�elevata concorrenza e la difficolt� di reperimento di figure qualificate.
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Mi racconti qualcosa di s�
Sono fortemente convinto che la qualit� del vino nasca�innanzitutto dal vigneto. Priorit� diventa quindi dedicarsi�al continuo mantenimento delle�vigne, allo sviluppo della�cantina di vinificazione e dei programmi di ricerca su specifiche cultivar autoctone.�
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Che attitudine ha l�azienda verso i mercati internazionali?
L`azienda ha una buona attitudine ad esportare le proprie eccellenze all`estero.�
I nostri vini, soprattutto gli autoctoni e le nostre riserve, sono ben apprezzate in moltissimi paesi europei come la Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Malta, Gran Bretagna ma anche oltre oceano Usa e Giappone.
Entro il prossimo anno contiamo di attivare nuovi mercati come: Irlanda, Svezia, Norvegia, Danimarca.
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Mi racconta una storia di vino legata alla sua azienda?
Era il 1970 quando mio nonno incontr� un suo vecchio amico enologo francese venuto per lavoro in Sicilia. Davanti a una granita presa in un bar a pochi passi dai Quattro Canti di Palermo, luogo storico della citt� che richiamava l’antica nobilt� siciliana, chiacchieravano delle impressioni del francese sulla Sicilia.
L’enologo, nel suo giro dell’agro siciliano, ne aveva apprezzato la fertilit� e le condizioni climatiche capaci di donare alle uve una fragranza rara.
Consigli� cos� a Leoluca di sperimentare l’introduzione di vitigni�internazionali, convinto che i frutti sarebbero stati memorabili.
Cos� il nonno inizi� nelle sue terre la coltivazione del Merlot e del Cabernet Sauvignon. Dopo tanti anni la conferma di questa intuizione � il Quattro Canti, un vino blend contemporaneo che fonda le sue radici su un’antica amicizia nata dalla stessa infinita passione per la terra e i suoi frutti.