Wine Intelligence ha analizzato alcuni modelli di comportamento che potrebbero aiutare il settore del vino a capire in che modo è cambiata la loro base globale di consumatori.
La prima cosa da notare è che il comportamento non è mutato in maniera sostanziale. I consumatori dei principali mercati globali hanno dimostrato una notevole tenacia nel mantenere abitudini piacevoli come l’alcol e la socializzazione, anche quando l’isolamento ha limitato il normale svolgimento di queste attività.
Bar chiusi? Beviamo un drink e facciamo una videochiamata Zoom con gli amici. Lunghe code fuori dal supermercato? Ordinate le bevande online.
Si riscontrano alcuni fattori affascinanti, uno di questi è la natura mutevole delle due principali occasioni di consumo di vino durante la giornata: la bevuta di fine giornata a casa ed il bicchiere di vino in abbinamento ad un pasto informale a casa.
Al culmine del lockdown, tra marzo e aprile 2020, quasi tutti i mercati presi in considerazione (Regno Unito, USA, Australia, Cina, Germania, Svezia, Canada), ad esclusione della Svezia, hanno registrato un aumento del consumo di vino a casa senza cibo.
Nello stesso periodo tutti i mercati, ad esclusione degli USA, hanno visto un calo del consumo di vino in abbinamento ad un pasto informale a casa.
L’interpretazione di questa tendenza è partita dal fatto che, poiché la maggior parte delle persone durante il lockdown sono state a casa durante il giorno, non aveva senso la tradizionale routine del bicchiere ai pasti, mentre bere al di fuori dei pasti ha acquisito significato magari in concomitanza con la visione dei telegiornali. Questo spiega anche perchè nei mercati presi in considerazione i volumi complessivi delle vendite di vino sono stati per lo più stabili, in alcuni casi sono addirittura leggermente aumentati.
Se paragoniamo questi dati con quelli di luglio 2020, vediamo emergere un quadro intrigante. Il declino del vino abbinato con il cibo si è invertito o almeno si è moderato nella maggior parte dei mercati (la Cina ha mostrato il cambiamento maggiore). Allo stesso tempo, il bicchiere a casa senza cibo è in realtà aumentato di frequenza. Ci potrebbe essere qualche effetto stagionale in questo cambiamento, con l’estate nell’emisfero nord che normalmente spinge i consumatori a bere vino durante più occasioni all’aperto, non alimentari, ma la tendenza sembra presente anche in Australia a metà inverno.
Questi dati mostrano il crescente interesse per il vino al di fuori dei pasti e come bevanda non necessariamente in abbinamento con il cibo. Inoltre suggeriscono che il vino potrebbe sempre più accaparrarsi quote di mercato di altre categorie.